Palermo – “Scuse tardive insufficienti, non si doveva arrivare a questo dibattito. D’Urso andava rimosso prima. Il sì alla mozione è comunque l’ennesima sconfitta di un governo che ormai brancola nel buio”.
Così, in sintesi, il M5S all’Ars sulla mozione di Forza Italia discussa in aula e sottoscritta pure dal Movimento per impegnare il presidente della Regione a rimuovere l’ex dirigente regionale delegato per l’emergenza Covid.
“Non dovevamo – ha detto Giorgio Pasqua in aula – arrivare a questo punto, a costringere il capogruppo di una forza appartenente alla maggioranza di governo a dover presentare una mozione. Vuol dire che c’è un problema enorme all’interno dei rapporti tra Parlamento e Presidenza della Regione”.
“Possiamo continuare a tenere in un posto così importante – ha detto Francesco Cappello – una persona che non ha il controllo di se stesso e che sui social non ha alcun rispetto e freno inibitorio? Possiamo sopportare una persona in ritardo di mesi sull’esecuzione del Piano? La pandemia sta per finire e noi siamo ancora in attesa che quel piano venga eseguito. All’inizio, quando la commissione decise di sentirlo, rispose che non essendo più dipendente non aveva alcun obbligo di rendicontare alla commissione. Come se la commissione avesse leso la maestà di uno dotato di superpoteri ricevuti dal presidente delle Regione. La verità è che queste scuse non sono insufficienti perché non accompagnate da dimissioni, ma perché dovevano essere precedute da un atto di revoca da parte di Musumeci”.
“il sì alla mozione – ha commentato a fine aula il capogruppo Nuccio Di Paola – è comunque l’ennesima sconfitta del governo che ormai brancola nel buio. L’unica consolazione è che il capolinea è vicino”.