Ragusa – L’associazione Auser (acronimo di autogestione e servizi) rete nazionale per la cittadinanza attiva, la promozione sociale e il volontariato, promossa dalla CGIL e dal sindacato pensionati SPI, si dice preoccupata per la vicenda dei tamponi acquistati dall’Asp 7 di Ragusa, che risulterebbero di prima generazione e quindi inattendibili per le ultime varianti del Coronavirus. Pertanto il presidente provinciale dell’associazione, Gianfranco Motta, interpretando la preoccupazione dei soci della associazione nonché dei molti anziani e soggetti fragili, auspica che al più presto si risolvano i problemi evidenziati dal sindacato e si diano concreti segnali di sicurezza ed afficacia dei vaccini attualmente in distribuzione nella nostra provincia. A tale scopo si riprende e rilancia quanto affermato dal segretario generale della Cgil di Ragusa Peppe Scifo consapevoli delle necessità di darne la più ampia diffusione.
“La CGIL Sicilia, e quella di Ragusa, ha sollevato il caso dei tamponi antigenici. Tamponi che sono stati acquistati dall’Asp 7 e per l’intero bacino, di più di 3 milioni di test antigenici per una spesa totale di 3,27 milioni, al prezzo dunque di 1,09 euro ciascuno. Si tratterebbe di test di prima generazione, quindi inattendibili per le ultime varianti del Coronavirus. La tracciabilità è un tema strategico, per la salute pubblica, per il funzionamento delle strutture sanitarie e dell’economia in genere. La politica deve assumere decisioni conseguenti. Come quella di affidarsi ai test di ultima generazione a immunofluorescenza e con lettura microfluidica, sensibili alle varianti Omicron. Apprendiamo con soddisfazione le dichiarazioni del Direttore Generale, Angelo Aliquò nelle quali si fa riferimento a degli approfondimenti da parte dell’Asp sulla qualità dei tamponi acquistati su richiesta dell’Assessorato alla Sanità. È importante fare tutti gli approfondimenti soprattutto alla luce dei dati locali e regionali sulla pandemia”.