Catania – Si è svolta in prefettura, presieduta dal Prefetto Maria Carmela Librizzi, presso il complesso fieristico culturale “Le Ciminiere” di Catania la riunione del Tavolo Tecnico sul contrasto al Caporalato nel comparto Agricolo.
Al Tavolo Tecnico erano presenti l’Assessore Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro Scavone, i Sindaci e Assessori dei Comuni di Adrano, Mineo, Motta S. Anastasia, Palagonia, Paternò, Scordia, i rappresentanti locali delle Forze di Polizia, dell’INPS, dell’INAIL, dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, del Centro per l’Impiego, dell’Azienda Sanitaria Provinciale, del Comitato provinciale della Croce Rossa Italiana, nonché i rappresentanti delle associazioni datoriali, dei sindacati di categoria e delle associazioni del terzo settore.
Il Prefetto, nell’evidenziare l’importanza della lotta al caporalato, che si estrinseca attraverso iniziative di livello nazionale e regionale, ha sottolineato che anche nel territorio della provincia di Catania l’attenzione per il fenomeno è molto alta ed è stata oggetto di varie iniziative, come la sottoscrizione di un protocollo interistituzionale del 22.02.2016 e l’istituzione della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità, avvenuta il 25 novembre 2020.
Il Prefetto ha rappresentato la necessità di proseguire nell’azione di prevenzione del fenomeno, anche con specifico riferimento alle caratteristiche del territorio, interessato dall’utilizzo di manodopera straniera per la produzione agrumicola, anche in conformità al protocollo interministeriale del 14 luglio sottoscritto dal Ministero dell’Interno, il Ministero del Lavoro, il Ministero delle Politiche Agricole e dall’Anci, con l’obiettivo di favorire l’attivazione di sinergie istituzionali, con azioni di sistema negli ambiti della prevenzione e della vigilanza del fenomeno, della protezione e assistenza delle vittime e della loro reintegrazione socio lavorativa.
Nel corso del suddetto incontro sono state presentate dall’Assessore Scavone le progettualità regionali in materia di lotta al caporalato e sfruttamento lavorativo, con particolare riferimento al Progetto SU.PRE.ME (Sud Protagonista nel superamento delle Emergenze in ambito di grave sfruttamento e di gravi marginalità degli stranieri regolarmente presenti nelle 5 regioni meno sviluppate), finalizzato all’attivazione di interventi volti a garantire un’azione di prevenzione sanitaria e socio-sanitaria a tutela dei lavoratori stranieri e di tutta la popolazione autoctona e facilitare la mobilità connessa al lavoro.
Sul punto è intervenuto anche il Presidente del Comitato della Croce Rossa Italiana di Catania, che in relazione al citato progetto ha presentato la progettualità finanziata a valere sul FAMI 2014/2020, che prevede l’attivazione sul territorio della provincia di Catania di un servizio di Unità Mobile di Assistenza e presidio di salute, di alfabetizzazione sanitaria e socio-sanitaria e di prevenzione, nonché un servizio di trasporto gratuito con l’utilizzo di 6 van da 9 posti per il trasporto di lavoratori stagionali dalle abitazioni o insediamenti informali ai luoghi di lavoro e ritorno.
E’ stata in proposito evidenziata l’importanza di individuazione delle zone di intervento e a tal fine si è rivelato centrale l’intervento dei Sindaci e Assessori dei Comuni coinvolti, che, dopo aver descritto le rispettive realtà territoriali e relative criticità, hanno manifestato piena disponibilità a individuare le aree di intervento e a collaborare con le istituzioni coinvolte ai fini di un efficace contrasto del fenomeno in argomento.
Il Prefetto al termine dell’incontro ha sottolineato l’importanza di incrementare le azioni intraprese relative allo sviluppo della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità, anche attraverso una adeguata pubblicità dei vantaggi per le imprese in caso di adesione alla stessa, nonché evidenziato l’importanza di una interazione proficua tra tutti gli attori coinvolti alla lotta al caporalato, anche attraverso la sottoscrizione di un nuovo protocollo interistituzionale contro lo sfruttamento lavorativo in agricoltura.