Insulti omofobi alla candidata Miss Italia Giulia Talia

Mangano: “Insulti di odio che fanno ribrezzo. Grazie alla senatrice Papatheu per il prezioso sostegno al Dipartimento Libertà Civili”

Catania – “Gli insulti di odio verso le persone che dichiarano la propria sessualità sono tali da far venire la pelle d’oca”. Il riferimento è per l’ultima ondata di ostilità indirizzata a Giulia Talia, la concorrente di Miss Italia che ha reso pubblica la sua omosessualità. Ingiurie che arrivano pochi mesi dopo quelli lanciati, con altrettanta cattiveria, a Erika Mattina, finalista di Miss Mondo e fondatrice con la fidanzata Martina Tammaro della pagina Instagram ‘Le perle degli omofobi’.

“Offese pubbliche scritte sui social – sottolinea Sandro Mangano, coordinatore del Dipartimento delle Libertà Civili di Forza Italia – che scuotono la sensibilità di chi accetta come ‘normalità’ la ‘diversità’, e di chi crede che sia necessario un cambio di passo e di mentalità sociale. Il problema sta alla base – prosegue Mangano, da anni strenuo sostenitore dei diritti di libertà civili – se si racconta la narrazione di una donna che è mamma, lavoratrice o casalinga, sposata con figli, tutto rientra nella normalità. Se, invece, si parla non tanto del concetto della sessualità ma delle peculiarità di una donna, che nasce come testimonianza, c’è subito un accanimento mediatico; come se l’omosessualità fosse qualcosa da sbandierare e non un concetto naturale”.

L’amarezza di Mangano, viene alleviata dal sostegno della senatrice Urania Papatheu, che gli ha inviato una lettera in cui esprime sincero interesse e adesione al suo progetto, ritenendo possibile un cambiamento reale e fattivo dello “stallo sociale” che si sta vivendo. Papatheu, non a caso, parla di discriminazioni sociali che si esprimono in modo diverso: sesso, razza, status sociale. “Ad esempio – scrive la senatrice – se sei donna in una società sessista, se sei una persona BIPOC (Black, Indigenous and People of Color) in una società razzista, se fai parte della comunità LGBT in una società omolesbobitransfobica, se non provieni da una famiglia agiata in una società classista, etc..etc.. Tutti hanno i propri problemi, ma qualcuno alcuni problemi non li avrà mai. Ritengo infatti che ogni volta che una discriminazione non ci tocca dovremmo chiederci se c’è qualcosa che possiamo fare per chi ne è toccato”.

Mangano, lusingato e gratificato del sostegno della senatrice Papatheu, “perché determinate battaglie si vincono nelle aule parlamentari, e non con le volgarità di piazza”, rilancia, dunque, il suo pieno coinvolgimento per le battaglie sociali, di grande interesse in Forza Italia, e lo fa mettendosi subito al lavoro con la senatrice Papatheu e con esponenti di amministrazioni locali, vicini ai suoi ideali. “Abbiamo già cominciato a lavorare stilando alcuni emendamenti volti a elevare il senso di civiltà della nostra amata Italia”.

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