De Luca: “Nuove prospettive per il turismo e la valorizzazione dei piccoli centri: necessario un cambio di passo”

Palermo – Durante il suo intervento in aula, il leader di Sud Chiama Nord, Cateno De Luca, ha posto l’attenzione su due temi centrali per il turismo siciliano: le concessioni balneari brevi e lo sviluppo degli alberghi diffusi. Due questioni che, se affrontate con una visione moderna e organica, potrebbero rappresentare un volano per l’economia locale e la valorizzazione del territorio.

“Non è possibile che la stagionalità delle concessioni balneari sia limitata a soli tre mesi,” ha dichiarato De Luca. “Se la nostra stagione balneare inizia a maggio e termina a settembre, è impensabile che le concessioni per installare ombrelloni e attrezzature turistiche abbiano una durata così ridotta. Questo approccio non valorizza il nostro turismo costiero e rischia di frenare gli investimenti. Chiedo agli assessorati al Territorio e al Turismo di coordinarsi meglio e di adottare una visione più strategica per potenziare uno dei pilastri della nostra economia.”

De Luca ha poi affrontato il tema degli alberghi diffusi, sottolineando come l’attuale normativa non sia adeguata alle esigenze dei piccoli centri. “Gli alberghi diffusi rappresentano una grande opportunità per valorizzare i nostri centri storici e il patrimonio immobiliare dei piccoli comuni, ma mancano gli strumenti normativi per farli decollare. La legge vigente non consente di creare servizi essenziali come centri benessere, spazi congressuali o aree per l’ospitalità, e in generale i servizi essenziali fuori dal centro abitato imponendo invece di realizzarli nei centri abitati spesso sottoposti a vincoli. Questo impedisce una reale competitività con strutture ricettive di fascia alta,” ha spiegato De Luca.

De Luca ha annunciato di aver presentato un emendamento per superare queste criticità: “Propongo di estendere la definizione di albergo diffuso, permettendo che i servizi accessori – come centri benessere o congressuali – possano essere realizzati anche in aree esterne al centro abitato, purché collegate funzionalmente alla struttura. Inoltre, è necessario ampliare il raggio di azione per gli alberghi diffusi da 300 a 500 metri, per adattarlo alla realtà urbanistica della maggior parte dei comuni siciliani.”

Secondo De Luca, questa revisione consentirebbe di preservare e valorizzare il patrimonio storico-architettonico dei piccoli centri, offrendo al contempo un’ospitalità di qualità: “Vivere in un albergo diffuso deve significare immergersi in un borgo autentico, ma con la possibilità di usufruire di servizi che soddisfino gli standard dei migliori alberghi. Il turismo è uno dei pilastri fondamentali della nostra economia. È necessario rivedere le norme che regolano sia le concessioni balneari sia gli alberghi diffusi, per consentire alla Sicilia di competere a livello nazionale e internazionale. Questa è l’unica strada per rilanciare i nostri oltre 200 piccoli comuni e salvaguardare il loro immenso valore storico e culturale,” ha concluso De Luca.

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