Palermo – Al Teatro Massimo, il 22 e 23 novembre, in occasione del 70° anniversario della “Dichiarazione Onu dei Diritti del Fanciullo”, “La Sirena di Palermo”, dal racconto di Gianni Rodari, messa in scena dall’associazione “Teatro dei Ragazzi Ets”. Sarà presentata alle 11 di lunedì 18 novembre nella sala stampa di Palazzo Palagonia, al civico 4 di via IV Aprile,“La Sirena di Palermo”, opera lirica in due atti per soli, coro di voci bianche e orchestra giovanile dell’associazione “Teatro dei Ragazzi Ets”.
Tratta dal racconto di Gianni Rodari, andrà in scena nel Foyer del Teatro Massimo venerdì 22 e sabato 23 Novembre, in occasione del 70° anniversario della “Dichiarazione Onu dei Diritti del Fanciullo”.
Un’opera che si realizza grazie al concorso per la composizione di un’opera fiaba in musica indetto dall’associazione “Teatro dei Ragazzi”, nell’ambito del progetto “L’arte adotta un bambino”, vinto dal giovane maestro Salvatore Passantino.
La prima esecuzione assoluta si realizza un collaborazione con la Fondazione Teatro Massimo di Palermo e il Conservatorio di musica di Palermo “A. Scarlatti”, con il sostegno di Fondazione Peppino Vismara al progetto “L’arte adotta un bambino” e con il patrocino del Comune di Palermo e della Città Metropolitana.
Alla conferenza stampa., lunedì 18 novembre, parteciperanno: il Sovrintendente del Teatro Massimo, Marco Betta; il direttore del Conservatorio “A. Scarlatti” di Palermo, Mauro Visconti; l’on. Maria Carolina Varchi; Pia Tramontana, presidente e maestra del coro dell’associazione “Teatro dei Ragazzi Ets”; il maestro Salvatore Passantino; il direttore d’orchestra Daniele Malinverno; la regista, Maria Paola Viano, la direttrice artistica, Sandra Contin; la pedagogista, Diana Giammarresi.
Saranno presenti numerosi altri attori di un percorso messo in atto dall’associazione “Teatro dei Ragazzi”, prendendosi cura dei ragazzi attraverso la musica, tra i quali Suor Ercolina, delle Figlie di Sant’Anna che alla Kalsa gestiscono l’Istituto delle Artigianelle dove si svolgono i corsi di musica e canto del “Teatro dei Ragazzi”, padre Giuseppe, parroco della Kalsa e della comunità educante, e gli istituti scolatici con cui nascono costantemente sinergie.