Roma – “Adottare e consolidare nel tempo abitudini alimentari sbagliate lascia il segno sulla vita di troppi ragazzi”. Lo afferma Michela Vittoria Brambilla, presidente della commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, commentando l’audizione dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Carla Garlatti, nell’ambito dell’indagine sui disturbi dell’alimentazione in età infantile e adolescenziale e sulle strategie di prevenzione.
“Dinanzi ad un fenomeno oggettivamente sottovalutato – continua l’on. Brambilla – l’Autorità Garante formula due inviti del tutto condivisibili: aiutare le famiglie e la scuola a cogliere per tempo i segnali del disagio psicologico che genera disturbi come l’anoressia e la bulimia e incentivare il consumo di alimenti sani, ad esempio frutta e verdura, anche valutando interventi sulla filiera produttiva. I disturbi alimentari sono patologie gravi, sottovalutate perché “silenti”, che proprio per questo richiedono, invece, la massima attenzione. Di qui la nostra decisione di approfondire il tema con un’indagine specifica”.