“Permetterà il recupero del potere d’acquisto del salario”. Sulla successione a Pasqualino Monti: “Serve una figura altamente competente, non un politico prestato alla portualità”
Palermo – Accolta dai lavoratori del porto di Palermo l’ipotesi di rinnovo del contratto nazionale di settore. La consultazione in sede sindacale ha approvata l’ipotesi di accordo siglata l’8 ottobre presso la sede di Assoporti a Roma, dopo un anno di trattative.
L’accordo prevede un aumento a regime di 200 euro sulla parte retributiva e 120 euro annui di welfare e un riconoscimento di 600 euro per la vacanza contrattuale (il Ccnl era scaduto a dicembre 2023),
“Il rinnovo del ccnl permette ai lavoratori di recuperare una parte dell’inflazione che ha eroso il loro salario e soprattutto consente di avviare le trattative nelle varie aziende per il rinnovo del contratto integrativo, che consentirà di rivendicare le esigenze specifiche del territorio”: queste le dichiarazioni del segretario generale Filt Cgil Palermo Fabio Lo Monaco e del segretario Filt Cgil Palermo con delega sui porti Domenico Seminara.
La Filt Cgil Palermo considera il sistema portuale un asset fondamentale per la città.
“Da più di un anno abbiamo avviato una serie di iniziative mirate, utili a coinvolgere i lavoratori portuali e marittimi (e non solo) per rispondere al meglio alle loro necessità – spiegano Lo Monaco e Seminara – La nostra sede all’interno del porto è diventata un punto di riferimento per le lavoratrici e i lavoratori portuali e marittimi. Riteniamo indispensabile garantire presenza e vicinanza in siti complessi ed infrastrutture importanti e strategiche come quelle portuali. Dovrebbe essere una modalità costante per poter ascoltare chi lavora e vive in quegli ambienti, affrontando le criticità in tempi più rapidi.”
La Filt Cgil si pronuncia anche sull’imminente avvicendamento per la scadenza del doppio mandato del presidente Pasqualino Monti e sull’importanza della figura del presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del mare di Sicilia Occidentale, protagonista in questi anni del rilancio dei porti e di una rinascita costate. “Non nascondiamo una certa preoccupazione rispetto a quest’avvicendamento – proseguono Fabio Lo Monaco e Domenico Seminara – La Filt Cgil Palermo ritiene che la portualità siciliana di quest’area abbia bisogno di una figura altamente preparata, con la dovuta competenza e specificità che questo settore complesso, strategico e fondamentale merita. Crediamo sia auspicabile scegliere un tecnico che sia in grado di continuare e completare il buon lavoro svolto negli ultimi 7 anni dall’Autorità di sistema e reputiamo poco opportuno scegliere un politico prestato alla portualità, che difficilmente possa apprendere in tempi rapidi il funzionamento di un ente così complesso e carico di responsabilità per lo sviluppo del territorio”.