Siracusa – «Turismo a Siracusa, a settembre di quest’anno sono stati registrati 47.585 arrivi, più 9,4% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, quando questa cifra si fermava a 43.497. I pernottamenti dei viaggiatori sono cresciuti del 14,8%, pari a 152.447, contro i 132.768 del 2023. È del tutto evidente che il (quasi) +15% sul 2023 è dovuto alla massiccia presenza di politici e operatori a vario titolo coinvolti nel G7 Agricoltura che si è tenuto a Siracusa». Così Giuseppe Rosano, presidente di Noi albergatori Siracusa che, a poca distanza dalla chiusura di questo grande evento, snocciola i dati statici degli arrivi e delle presenze registrati nel settore alberghiero ed extralberghiero siracusano nel periodo gennaio-settembre 2024, comparati con quelli dello stesso periodo dello scorso anno.
«Abbiamo infatti pure posto l’attenzione sul discreto trend dei flussi turistici dei primi nove mesi di quest’anno – spiega Rosano – quando la presenza di italiani +4,5% (19.789), è stata molto debole a causa del caro voli, caro prezzi, caro tutto, a cui i nostri connazionali non riescono più a far fronte. Un dato però felicemente compensato dagli stranieri, cresciuti del 13,2% (55.994). Il totale complessivo dei pernottamenti è stato di 936.658 (+8,8%), con la prevalenza sempre di viaggiatori esteri. Favorevole la permanenza media, vale a dire la durata dei giorni in cui i turisti rimangono nella nostra città: 3,05 giorni».
Il presidente di Noi albergatori Siracusa aggiunge: «C’è, inoltre, da dire che anche il mese di ottobre si sta consolidando con ottima performance, sempre grazie alla domanda estera. Buono il flusso di prenotazioni pure per novembre e dicembre. Così, se non ci saranno altri sconvolgimenti internazionali, la nostra città si appresta a superare i risultati del 2023 che hanno visto Siracusa raggiungere oltre un milione di pernottamenti».
Rosano analizza: «Che il G7 abbia conferito un apporto positivo all’economia siracusana e al territorio non ci sono dubbi e ha dato una mano soprattutto ai giovani che, nel corso dell’evento internazionale, seppur in maniera temporanea, hanno trovato possibilità di occupazione. La raccolta dei dati, che sistematicamente Noi Albergatori divulga, dimostra, e bisogna prenderne atto, che il turismo nella nostra città è in graduale crescita. Conseguentemente, se l’amministrazione comunale non assumerà la duplice posizione di elargire dignitosamente i servizi ai turisti per rendere il loro soggiorno appagante e di arginare la crescente conflittualità con i residenti di Ortigia, anticipandone le esigenze, sarà davvero difficile gestire la crescita esponenziale dei flussi turistici a cui è destinata Siracusa. Sarà, inoltre, fondamentale la necessità di programmare investimenti strutturali quali viabilità, parcheggi e trasporto urbano».
Il presidente di Noi albergatori non ha dubbi: «Se non si introdurranno, attraverso comprovate competenze, le giuste soluzioni, l’intero progetto di un turismo sostenibile perderà qualsiasi forza ed efficacia e Siracusa sarà sempre più destinata a occupare gli ultimi posti della classifica per la qualità della vita. A tal proposito avevamo proposto all’amministrazione comunale la costituzione di una governance permanente, tesa a intensificare il dialogo politico con l’imprenditoria legata al turismo con il compito di monitorare la gestione degli eventi, nonché di affrontare le emergenze e gli accadimenti in città, mettendo a frutto l’esperienza del G7, al fine di evitare il ripetersi delle approssimazioni commesse. Ma, a tutt’oggi, nessuna risposta è pervenuta. Apprendiamo, invece, che il 15 ottobre è stata (finalmente) deliberata dalla Giunta comunale la costituzione di un tavolo tecnico (limitatamente) all’applicazione dell’imposta di soggiorno. A questo punto viene spontaneo domandarsi – conclude Rosano – perché in tale deliberazione non si sia voluta offrire l’opportunità di relazionarsi con gli imprenditori del settore, al fine di stabilire una condivisa direzione di marcia sullo sviluppo turistico sostenibile e di trattare le soluzioni su come risolvere le endemiche e gravose problematiche finora non risolte sia nei confronti dei turisti sia nei riguardi dei residenti, particolarmente quelli di Ortigia».