Fiom Cgil: “Azienda sorda a tutte le richieste”. Si fermano i 35 lavoratori che gestiscono i dispositivi medici degli ospedali
Palermo – Polygon: venerdì 4 sciopero proclamato dalla Fiom Cgil Palermo nella sede palermitana dell’azienda che si occupa di installazione e manutenzione di dispositivi medici nei principali presidi ospedalieri della città, da Villa Sofia al Civico, e nelle Asp.
Lo sciopero, che riguarda tutte le sedi Polygon d’Italia, sarà nelle ultime 4 ore di ogni turno. Contestualmente, per trenta giorni, a partire dal 4 ottobre, lavoratrici e lavoratori effettueranno il blocco delle ore di straordinario e della reperibilità.
Ieri si è svolta l’assemblea con i dipendenti per preparare la mobilitazione. La protesta ha carattere nazionale. L’assemblea ha preso atto dell’indisponibilità dell’azienda a trattare su tutti i fronti.
“L’azienda continua a ignorare le nostre legittime richieste, che in un periodo di alta inflazione rappresentano un grido d’aiuto – spiega il segretario generale di Fiom Palermo e Fiom Sicilia Francesco Foti assieme alle Rsu Marco Geraci, Fabio Piazza e Filippo Puntormo – Da tempo la Fiom chiede alla Polygon di condividere una piattaforma integrativa di secondo livello dove inserire l’istituzione di un premio di risultato, l’incremento dei buoni pasto, fermi da 20 anni, l’aumento dei livelli di inquadramento e il miglioramento degli aspetti contrattuali Nonostante gli impegni presi, in estate c’è stata la chiusura su tutti i fronti. Un atteggiamento che nette in difficoltà le persone che, con professionalità e impegno contribuiscono a fare di Polygon l’azienda di successo che è”.
La Fiom in estate ha avviato le procedure raffreddamento, è stata convocata a fine luglio in Prefettura. Ma anche in quella occasione, non sono arrivate le risposte che si chiedevano. Il tentativo di conciliazione è stato chiuso negativamente ed è arrivata la proclamazione dello sciopero.
“Oltre a non darci premio di risultato e buoni pasti – aggiungono Foti, Geraci, Piazza e Puntormo – per la prima volta hanno assorbito i superminimi e alcuni riconoscimenti ad personam, che non erano stati mai assorbiti con i precedenti adeguamenti, incidendo sugli aumenti previsti dal nuovo contratto nazionale. La Polygon è un’azienda che si proclama leader europea nella gestione di dispositivi medici. Quello che viene da chiedere è: perché non ha voluto adeguare i salari usurpando i riconoscimenti maturati con anni di sacrifici? Come può l’azienda affermare di non riuscire a coprire questa spesa, alla luce dei risultati raggiunti? E perché continua a lasciare che i lavoratori operino in ambienti fatiscenti e pericolosi? Solo una questione di utili, per risultare appetibile sul mercato, ora che è stata inglobata in una multinazionale, ignorando i meriti dei lavoratori?”.
A Palermo sono circa 35 i dipendenti di Polygon. La Fiom ha posto più volte anche i problemi che riguardano la salute e la sicurezza dei lavoratori. “Questi lavoratori svolgono un ruolo fondamentale per il buon funzionamento delle strumentazioni di tutti gli ospedali di Palermo e provincia e dell’Asp e durante il Covid sono stati sempre al lavoro per garantire il diritto alle cure dei ricoverati – prosegue la Fiom Palermo – L’azienda è in costante crescita, il suo fatturato supera i 136 milioni di euro l’anno. E questo non può che essere dovuto anche e soprattutto alla grande professionalità e serietà con cui le lavoratrici e i lavoratori operano tutti i giorni. Per questo, riteniamo inaccettabile non riconoscere nulla di questi risultati ai lavoratori”.