Monreale (PA) – «Ho pensato e ripensato tanto prima di scrivere una riflessione su quanto detto da Papa Francesco recentemente a proposito di un argomento che è sempre alla moda: il parlare male di tutto e di tutti pur essendo peccatori incalliti. Il Papa, autentico Profeta dei nostri giorni, ha definito il chiacchiericcio un male che uccide, invitando chi si è laureato in questa disciplina a fare un esame di coscienza e comprendere che davanti a Dio oppure alla propria coscienza siamo tutti fragili, poveri e molto umani con cadute che sono all’ordine del giorno. Chiacchiericcio, disciplina molto amata da chi non sa quanto vale e pur di apparire “mongolfiera” getta fango sugli altri ergendosi a “onnipotente” seppur è frustato nei comportamenti e bloccato nel pensare ciò che spesso vorrebbe essere e non è. Ama il chiacchiericcio chi non accetta se stesso, ama puntare il dito prima che gli altri lo fanno con lui. Ama il chiacchiericcio chi non pratica coerentemente il suo credo, la semplicità dell’essere un “Essere Umano” una persona che crede nella bellezza della vita e ama le cose vere. Il chiacchiericcio è dei mediocri, di chi – infelice e solo – grida vendetta e sa di essere in un’isola deserta. Questi, pur di arrampicarsi negli specchi dell’apparire venderebbe se stesso e tutto di se pur di appagare le ferite che portano dentro. Il chiacchiericcio non piace a chi è solare, positivo nei comportamenti, bello nel cuore e nell’anima, che sa’ essere umano e sa anche consolare chi è nel dolore e comprende chi è nella solitudine più buia. Non è questione di fede, ma solo di rispetto della dignità di se stessi. Chiacchiericcio sì o chiacchiericcio no? dipende da chi si pone l’interrogativo e sa essere più vero di ieri. Di certo chi ama il chiacchiericcio è solo un povero illuso che rimarrà travolto dalle sue stesse parole vuote e spesso prive di senso. Auguri a chi non si laurea in questa povera “Università” che – ahimè, ha tanti iscritti e non fanno gli esami di ammissione. Si entra per chiacchiericcio…» (Nicolò Mannino, presidente del Parlamento della Legalità Internazionale).
Giuseppe Longo