Palermo – Prosegue la campagna per la raccolta di firme della Cgil assieme alle associazioni e ai partiti che fanno parte del comitato referendario contro l’autonomia differenziata. Ieri la raccolta in piazza Magione. I prossimi appuntamenti sono il 31 luglio al Pyc-Palermo Youth Centre di Villa Trabia dalle 19.30 e il 2 agosto in piazza Verdi dalle ore 17.30 alle 20.30.
I banchetti continueranno ad agosto, nelle piazze, nelle sedi del sindacato, dei patronati e dei caf, e in occasione di eventi. Tra gli appuntamenti in provincia, sabato il banchetto a Bagheria, a cura del comitato referendario, in occasione della festa patronale di S. Giuseppe, a Castellana Sicula ogni venerdì al mercatino Toniolo dalle ore 10 alle 12.30, e a Mezzoiuso il 18 agosto in piazza Umberto I alle 17.30 e il 25 agosto alle ore 20 al Castello.
La raccolta firme prosegue anche nelle sedi delle Camere del Lavoro di Palermo, in via Meli, 5, delle Alte Madonie, in via Roma 17 a Petralia Sottana, a Bagheria, in via Lo Re, 52, a Carini, in via Roma, 96, a Cefalù, in via Roma, 68, a Corleone, in via San Bernardo, 7, a Misilmeri, in corso Vittorio Emanuele, 252, a Partinico, in via Principe Amedeo, 101/103, a Piana degli Albanesi, in via via Giovanni Barbato, 6, a Termini Imerese, Via Piersanti Mattarella, 15/H, Zen Palermo, Via Gino Zappa, 124.
“La raccolta sta andando bene, anche per l’introduzione della piattaforma online, ma tanta gente continua a chiedere informazione sui banchetti perché ritiene importante venire a mettere la firma di presenza. A Palermo – dichiarano il segretario generale Mario Ridulfo e il segretario organizzativo Francesco Piastra – è una battaglia democratica molto sentita perché c’è la consapevolezza che la legge Calderoli sarebbe un disastro non solo per il Sud ma per l’Italia intera. Continueremo a raccogliere le firme per tutto il tempo disponibile, nei banchetti, sul web e nelle nostre sedi, che rimarranno aperte tutta l’estate. Parlare con il maggior numero possibile di persone è fondamentale per spiegare le ragioni di questa mobilitazione che coinvolge un ampio cartello di associazioni e forze della sinistra. Bisogna rendere questa battaglia sempre più partecipata perché si tratta di una battaglia democratica in difesa dell’unità e della coesione nazionale, del welfare pubblico e e delle prospettive economiche e sociali del paese”.