Lettera di sindacati degli inquilini e dei proprietari al Comune “sui comportamenti degli uffici Imu per i contratti assistiti. Si intervenga per evitare il rigetto delle istanze”   

Palermo – Gli uffici comunali continuano a rigettare le istanze per i contratti di locazione a canone concordato. Nelle ultime settimane, le sedi dei sindacati degli inquilini sono state prese d’assedio da iscritti e associati che, pur avendo ricevuto tutta l’assistenza possibile nella redazione e stipula dei contratti di locazione, si vedono respinte le pratiche al Comune, finalizzate all’ottenimento delle agevolazioni fiscali, come la riduzione dell’imposta  Imu.

“In pratica viene richiesto di produrre ulteriori attestazioni e asseverazioni sui contratti di locazione già assistiti quando per questo tipo di contratti non occorre alcuna integrazione”, denunciano in una lettera unitaria rivolta al sindaco Roberto Lagalla e all’assessora ai Tributi Brigida Alaimo i sindacati degli inquilini Sunia, Uniat, Unione inquilini e le associazioni della proprietà Ape Confedilizia, Asppi, Federcasa, Confappi, Unioncasa e Uppi.

Le associazioni di inquilini e proprietari precisano che i contratti a canone concordato assistiti vengono elaborati e redatti, a libera richiesta delle parti, direttamente dalle organizzazioni firmatarie dell’accordo territoriale. E, in quanto tali, rispettando le norme e regolamenti in vigore, con particolare riferimento alla convenzione nazionale sottoscritta in data 25 ottobre 2016 dalle associazioni della proprietà edilizia e dei sindacati maggiormente rappresentativi.

“Come previsto dal successivo decreto interministeriale del 16 gennaio 2017, tale fattispecie di contratti di locazione, in quanto assistiti dai sindacati firmatari – aggiungono sindacati e associazioni dei proprietari – non richiede l’attestazione o asseverazione, prevista invece per i contratti di locazione elaborati direttamente dalle parti contraenti, senza l’assistenza delle rappresentanze sindacali. Il Comune dovrà dunque applicare le agevolazioni fiscali senza ulteriori adempimenti per il locatore”.

“Per i contratti concordati stipulati con l’assistenza, anche di una sola organizzazione di rappresentanza – proseguono le sigle nella lettera –  non occorre l’integrazione della attestazione/asseverazione che è invece da esigere sui contratti a canone concordato, redatti autonomamente dai contraenti, e potrà essere rilasciata da una sola delle organizzazioni maggiormente rappresentative, firmatarie della convenzione nazionale del 25 ottobre del 2016”.

I firmatari della lettera chiedono di intervenire con sollecitudine per evitare disagi incomprensibili alla cittadinanza, ma anche per alleggerire un possibile eccesso di carico burocratico agli uffici tributi dell’amministrazione. “Siamo convinti che l’amministrazione della nostra città riconosca alle sigle sindacali piena titolarità sugli accordi territoriali e nella stipula e redazione dei contratti di locazione a canone agevolato. Esprimiamo fiducia in un rapido intervento tendente a ripristinare una collaborazione proficua con tali uffici”.

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