Ragusa – Giornata intensa, in occasione dei solenni festeggiamenti in onore del Sacro Cuore di Gesù in cui è stata celebrata la relativa solennità. Numerosi i fedeli che hanno partecipato alla processione con il Santissimo Sacramento per le principali vie del quartiere. Al termine della processione, le famiglie sono state consacrate al Cuore di Gesù. Prima del corteo processionale, la chiesa ha ospitato la celebrazione eucaristica presieduta da don Davide Paglia, assistente regionale adulti dell’Azione cattolica. La messa è stata concelebrata dai parroci delle comunità di San Paolo, San Pietro e Beato Clemente oltre ad essere stata animata dalla corale parrocchiale. Erano presenti i rappresentanti del comando provinciale dei vigili del fuoco, che ricade sul territorio parrocchiale, oltre al sindaco, Peppe Cassì, che ha animato un tradizionale oltre che sentito rito. Infatti, il primo cittadino ha acceso la lampada votiva al Sacro Cuore e poi ha proceduto alla lettura della consacrazione della città allo stesso. La mattinata era iniziata con la giornata di santificazione sacerdotale e con il ritiro spirituale dei sacerdoti che, nella chiesa del Sacro Cuore, aveva visto la presenza del vescovo di Ragusa, mons. Giuseppe La Placa, a guidare questo particolare momento. Era stato il parroco, il sacerdote Marco Diara, a dare il via alla giornata con la celebrazione eucaristica mattutina. Lo stesso Diara ha poi fatto sì che la processione serale si svolgesse nella maniera migliore. E i riscontri non sono mancati perché, come detto, i partecipanti sono stati numerosi, provenienti da tutta la città. Con l’appuntamento di ieri si sono conclusi i solenni festeggiamenti in onore del Sacro Cuore che avevano preso il via mercoledì della scorsa settimana. Da sottolineare che sabato 29 giugno, in occasione della solennità dei santi apostoli Pietro e Paolo, ci sarà, alle 20,30 la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo La Placa in occasione del XXV anniversario dell’ordinazione sacerdotale del parroco, il sacerdote Marco Diara. “Una festa di origine devozionale che ha ancora un forte messaggio da dare – ha detto il parroco a proposito delle celebrazioni – il significato di questa festa colma le nostre vite di consolazione. Ci siamo fermati sotto la croce a vedere la misura dell’amore di Dio per noi. È l’amore la chiave di interpretazione della croce, non certo il dolore”.