Peschiera del Garda (VR) – Il Questore di Verona Roberto Massucci aderisce al Parlamento della Legalità Internazionale.
«Dinnanzi ad un’aula magna affollata da più di duecento giovani arrivati da ogni parte d’Italia per completare il corso allievi della Polizia di Stato nella splendida Scuola di Peschiera del Garda, il Questore di Verona Roberto Massucci ha ricevuto la nomina di collaboratore di Presidenza del Parlamento della Legalità Internazionale.
A consegnarla Nicolò Mannino Presidente del Parlamento della Legalità Internazionale e Interlocutore Referente della Pontificia Accademia di Teologia. A controfirmare questa singolare nomina anche il Prefetto di Roma Lamberto Giannini già Capo della Polizia di Stato (che in casa Parlamento della Legalità Internazionale riveste il ruolo di presidente aggiunto onorario) e il Prefetto Renato Cortese dirigente generale delle specialità della Polizia di Stato da anni presidente onorario del movimento che vanta circa ottanta ambasciate culturali in tutta Italia come pure al Cairo, America, Costa d’Avorio e Madrid.
“Ho conosciuto da diversi mesi il professore Nicolò Mannino, – ha detto il Questore Roberto Massucci – e tra noi è subìto nata una bella amicizia e oggi sono contento di aderire a questo cammino culturale”. Un lunghissimo applauso ha coronato l’evento”. Ringrazio di cuore il Questore Roberto Massucci – ha sottolineato Nicolò Mannino – persona meravigliosa di grande umanità, amore vero per la famiglia della Polizia di Stato, ricco di grandi valori di vita e impeccabile professionalità.
A dare il benvenuto il primo dirigente Gianpaolo Trevisi, il quale ha portato a battesimo in questa Scuola Allievi Polizia di Stato di Peschiera del Garda, l’insediamento dell’Ambasciata della Resilienza e che anche per lui è arrivato un segno di affetto firmato, Lamberto Giannini, Renato Cortese e Nicolò Mannino: un encomio che sa di ammirazione e gratitudine per un percorso formativo culturale che vede da anni insieme Scuola di Polizia di Stato e Parlamento della Legalità Internazionale».
Giuseppe Longo