Lucca – Il Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina dei Diritti Umani, dopo aver analizzato i dati relativi ai trasferimenti 2024/2025 della classe di concorso A046 – discipline giuridiche ed economiche, prende atto della permanente situazione catastrofica in cui versano i docenti in questione, sostanzialmente immobilizzati da più lustri negli istituti di assegnazione, senza possibilità reale di rientro. La Campania registra solo un trasferimento interprovinciale senza precedenza (Avellino n.1) e 13 con la precedenza (Avellino n.1; Benevento n.0; Caserta n.4; Napoli n.4; Salerno n.4); mentre in Calabria risultano un trasferimento interprovinciale senza precedenza a Crotone e quattro con precedenza (Catanzaro n.1; Crotone n.1; Vibo Valentia n.1; Reggio Calabria n.1). I dati della Sicilia sono allarmanti in quanto abbiamo due trasferimenti interprovinciali senza precedenza (Trapani n.2) e quattro con precedenza (Agrigento n.2; Palermo n.1; Messina n.1).
Nelle rimanenti regioni (Abruzzo; Basilicata; Molise; Puglia; Sardegna) il trend rimane invariato n. 9 trasferimenti senza precedenza complessivi e n 16 trasferimenti con precedenza complessivi.
Secondo il nostro studio dal 2018 fino al 2024 si sono tornano a casa solo n.147 docenti senza precedenza; un numero veramente irrisorio. Rimangono aperte tutte le problematiche connesse all’immissione in ruolo della legge 107/2015.
Nulla è cambiato da un anno all’altro circa la mobilità per la classe di concorso A046 perché sostanzialmente non sono stati messi in atto né strategie né provvedimenti funzionali a modificare lo status quo che da più di dieci anni a questa parte riproduce una realtà stagnante e obsoleta.
Continuiamo a ribadire con fermezza la nostra posizione: se i docenti A046 non tornano alla propria sede di residenza, neanche dopo venti anni di servizio a mille chilometri di distanza, dal momento che nessuno ha mai preteso il posto sotto casa subito, dipende in buona parte dalla mancanza di progetti, iniziative e riforme, facilissimi da attuare e di grande utilità sociale, che vengono costantemente disattesi, nonostante le continue sollecitazioni e le indicazioni operative di riferimento del nostro Coordinamento. Il ricongiungimento con le proprie famiglie per i docenti in questione è diventato un’urgenza; non si può più tollerare una tale discriminazione.
Il CNDDU, pertanto, chiede urgentemente al Ministro dell’Istruzione e del Merito, prof. Giuseppe Valditara, di prendere atto di tale inaccettabile anomalia e intervenire tempestivamente per alleviare gli effetti abnormi di uno stato di cose nel panorama scolastico veramente incomprensibile e mortificante.
prof. Romano Pesavento
presidente CNDDU