Organizzate da “Le Radici del Sindacato” della Cgil. La Palestina al centro, confronto con leader di associazioni e movimenti, attivisti, operatori, giornalisti, documentaristi
Cinisi (Palermo) – Da martedì 7 a giovedì 9 maggio, a Cinisi, città simbolo della lotta contro la mafia e la corruzione, si terranno le tre giornate organizzate dalla minoranza della Cgil “Le radici del sindacato” dedicate a Peppino Impastato, a 46 anni dal suo brutale assassinio.
Il titolo dell’iniziativa, che si svolgerà all’Hotel Magaggiari, via Peppino Impastato, 7, a Cinisi, è “Pace, lavoro, lotte”, una serie di confronti e dibattiti per promuovere la legalità, la giustizia sociale, la pace tra i popoli, l’accoglienza dei migranti.
Il tema principale di quest’anno è la Palestina, ma anche le ramificazioni della mafia in tanti settori, i Cpr e i fallimento delle politiche di accoglienza.
Programma 7 maggio
Il primo appuntamento martedì 7 maggio alle 10.30, sul tema “Mafie: il controllo del territorio, infiltrazioni nelle pubbliche amministrazioni e nei settori produttivi”. Porteranno i saluti il segretario Cgil Sicilia Alfio Mannino e Giovanni Impastato. Presiede Diego Zacco, Filcams Cgil Livorno. Modera Adriano Sgrò, dell’assemblea generale Cgil.
A introdurre il dibattito sarà l’intervento di Alessio Festi, responsabile delle Politiche della Legalità della Cgil nazionale. Seguiranno gli interventi di Davide Gentile, comitato antimafia del Comune di Milano ed ex presidente della commissione antimafia del Comune, di Katiuscia Calabretta segretaria generale Fillea Cgil Lombardia, del sostituto procuratore Gery Ferrara della procura Europea (Eppo) di Palermo, di Giovanni Pistorio, segretario generale Fillea Cgil Sicilia, e di Luisa Impastato, Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato. A seguire, narrazione di Yousif Jaralla.
Martedì 7 maggio dalle 16.30 alle 19.30 il primo dei due moduli dedicati alla Palestina, dal titolo “Palestina: l’omertà che uccide. Verità scomode, verità nascoste. Manipolazione e rimozione della verità sulla Questione Palestinese”.
“Abbiamo invitato – spiega Saverio Cipriano, portavoce in Sicilia della lista alternativa della Cgil “Le Radici del sindacato” – a discutere su una proposta per una pace giusta per un popolo martoriato, sia operatori impegnati in Palestina nei processi di cooperazione, che personaggi come la leader del movimento studenti palestinesi in Italia italiano Maya Issa, o la giurista Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, o ancora come Triestino Mariniello, membro del team legale vittime di Gaza, che ha denunciato crimini internazionali di Israele. Per non parlare di Monica Mauer, documentarista di Amood, dell’intellettuale palestinese, Wasim Dahmash o di Anna Maria Selini giornalista free lance e soprattutto di Luisa Morgantini, presidente di Assopace e ex parlamentare europea. Il senso è fare luce sul dramma palestinese e sulle prospettive per un popolo massacrato e dilaniato dall’occupazione israeliana, con fondati motivi per parlare di genocidio. Un’analisi che partirà dalle testimonianze di persone che operano in Palestina e per la Palestina”.
Presiede i lavori Caterina Altamore, dell’assemblea generale Cgil nazionale. Moderano gli attivisti per i diritti umani Noemi Colombo e Carmelo Chitè.
Aprirà i lavori, con un intervento dal titolo “Arabi o Palestinesi? Identità negate, obliterate, rimosse”, Monica Maurer, regista e documentarista tedesca, membro del consiglio direttivo dell’Archivio audiovisivo del movimento operaio (Aamod) di Roma, che ha documentato attraverso numerose pellicole la violazione dei diritti umani in Palestina, Libano e non solo. La parola quindi a Wasihm Damash, saggista, docente universitario di Lingua e letteratura araba a Cagliari, traduttore palestinese nato in Siria, volontario della associazione Gazella onlus, che terrà una panoramica di letteratura araba e palestinese. Seguiranno gli interventi di Anna Maria Selini, giornalista freelance, specializzata in aree di crisi, autrice di “Oslo 30 – L’illusione della pace”, un podcast in otto puntate, che parte dalla storica stretta di mano tra Rabin e Arafat a Washington il 13 settembre 1993, e racconta, attraverso voci e testimonianze, come poteva a andare e come è andata a finire. Parlerà di “Palestinesi, un Popolo molti Status” e racconterà cosa significa vivere a Gerusalemme est, a Bil’in e a Nablus, nei campi per rifugiati, a Jenin, cosa vuol dire essere arabi nello stato ebraico di Israele e vivere nella Striscia di Gaza.
Prenderà quindi la parola Luisa Morgantini, presidente di Assopace Palestina e interverrà su “Vita quotidiana palestinese dentro o fuori i check point” e spiegherà cosa significa resistere quotidianamente sfidando l’occupazione e rischiando detenzioni amministrative indeterminate. Era al valico di Rafah a inizio marzo con la delegazione di parlamentari, associazioni e cooperanti italiani. Luisa Morgantini, 83 anni, figlia di partigiani, europarlamentare dal 1999 al 2009, tra le mille donne nel mondo candidate al Nobel per la pace, ha speso la vita per la Palestina.
A seguire assaggi di cultura palestinese a cura di Valeria Belli e narrazione di Yousif Jaralla.
Programma 8 maggio
Mercoledì 8 maggio dalle ore 10.30 alle 13 il terzo modulo sempre dedicato alla Palestina dal titolo “Dalla violazione quotidiana dei diritti al sistema di Apartheid”. Saluti di Salvo Vitale, compagno di Peppino Impastato e di Mario Ridulfo, segretario generale Cgil Palermo. Presiede Riccardo Amarella, dell’assemblea generale nazionale Filcams Cgil. Moderano Noemi Colombo e Carmelo Chitè.
Intervengono Francesca Albanese, dal 2022 relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, Chiara Di Maria, responsabile circoscrizione Sicilia Amnesty International, che presenta il rapporto “Apartheid israeliano contro i palestinesi”. Interverrà quindi Maya Issa, presidente del movimento studenti palestinesi in Italia, su “ Divieto di ingresso in Palestina permanente ed ereditario per tutte le famiglie ‘uscite’ dopo il 1948”. Per concludere, l’intervento di Triestino Mariniello, membro del team legale per le vittime di Gaza su “Dal sistema di Apartheid alla sentenza della Corte internazionale di giustizia del 26 gennaio 2024”. A seguire narrazione di Yousif Jaralla.
Dalle 16.30 alle 19.30 seminario su “I diritti imprigionati. I Cpr e il fallimento strategico dell’accoglienza”. Presiede Serafino Biondo, del comitato centrale Fiom nazionale. Modera Katia Perna, dell’assemblea nazionale Cgil. Intervengono Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace, Stefano Galiani, giornalista, Fulvio Vassallo Paleologo, avvocato esperto di diritti umani e diritto delle migrazioni, Najla Hassem, attivista e mediatrice interculturale, Peppe Scifo, segretario generale Cgil Ragusa.
Conclude Eliana Como, portavoce nazionale “Le Radici del Sindacato”.
A seguire, narrazione di Yousif Jaralla.
Programma 9 maggio
Il 9 maggio è prevista la visita ai luoghi della memoria di Cinisi e la partecipazione alla manifestazione in memoria di Peppino Impastato, contro le mafie, per la giustizia sociale. Alle 10.30 partecipazione all’inaugurazione del casolare ristrutturato in cui è stato ucciso Peppino Impastato. Dalle 16.30 alle 19.30 partecipazione al corteo in memoria di Peppino Impastato dalla sede di RadioAut a Casa Memoria.