Palermo – “La chiamata per far svolgere lo straordinario elettorale ai dipendenti in vista delle elezioni europee anche quest’anno ha favorito i soliti noti, a scapito di tutti gli altri”.
Lo dice la Fp Cgil Palermo che, in occasione di precedenti elezioni, aveva posto l’accento sulla gestione dell’ufficio elettorale, incontrando la commissione al personale e chiedendo al consiglio comunale di intervenire in merito.
“La risposta che otteniamo è sempre la stessa: si tratta di una questione gestionale e la scelta è in carico al dirigente dell’ufficio elettorale, in questo a caso alla dirigente Alessandra Autore – dichiara Saverio Cipriano per la Fp Cgil Palermo – In una città in cui persiste l’inquinamento politico elettorale e ci sono infiltrazioni malavitose a tutti i livelli, riteniamo sarebbe opportuno la rotazione di chi si occupa del sistema elettorale. Invece, anche questa volta, le persone scelte per far funzionare la macchina in vista delle elezioni del 7 e 8 giugno, sono sempre le stesse. Da un lato è precluso al 95 per cento dei dipendenti la possibilità di percepire dello straordinario elettorale. E dall’altro, si crea un circuito vizioso in uno dei settori più sensibili dal punto di vista della vita democratica del Comune”.
La Fp Cgil Palermo sta predisponendo un rapporto da presentare alla Procura della Repubblica e alla Prefettura.
“Chi fa lo straordinario elettorale percepisce in media mille euro lorde in più al mese – aggiunge Cipriano – Anche la normativa anticorruzione prevede che si possa stare al massimo 5 anni nella stessa funzione. Quelli distaccati all’ufficio elettorale del Comune, che in modo particolare non ruotano mai, sono un centinaio dipendenti, di cui diversi tra le fila della polizia municipale. Svolgono lo straordinario elettorale e negli ultimi anni sono sempre gli stessi. La mancanza di rotazione all’interno dell’apparato elettorale la registriamo tutti settori, dall’ufficio ai seggi elettorali nelle scuole, ruoli nei quali sono coinvolti circa 300 dipendenti”.
“Nonostante vari interventi e segnalazioni – aggiunge la Fp Cgil – non siamo mai riusciti a scardinare questo sistema, che ha creato una vera e propria casta di privilegiati. Sembra quasi che nessuno voglia intervenire sulla vicenda: il risultato è quello che chi da anni è stato scelto per lo straordinario elettorale continua ad essere scelto, anche con distacchi superiori a 5 mesi. Invece chi è fuori, resta per sempre escluso. A nostro ricordo, dovrebbe esserci un vecchio regolamento che parla di alternanza tra i dipendenti, approvato dal consiglio comunale, che pare non sia rispettato. Bisogna garantire allo stesso modo tutti i dipendenti che da tutte le aree comunicano al Comune la loro disponibilità a fare lo straordinario”.