Palermo – “Uno dei filoni più preoccupanti dello scandalo dei bilanci comunali truccati che coinvolge il sindaco Orlando ed altri 23 dirigenti ed ex assessori di Palazzo delle Aquile, riguarda l’annosa vicenda della Tari, la tassa sui rifiuti che a Palermo non è certo particolarmente amata, per usare un eufemismo: è vero o non è vero che alcuni “amici degli amici” proprietari di capannoni o insediamenti industriali e produttivi sarebbero stati “graziati” da chi doveva riscuotere le tasse per conto del Comune?”.
Lo afferma Sabrina Figuccia, consigliere comunale della Lega di Palermo, che prosegue: “Se questa vicenda dovesse essere confermata dalle indagini in corso, sarebbe in netta contraddizione con la tanto sbandierate legalità e trasparenza che Orlando proclama ad ogni piè sospinto: insomma, il classico caso di predicare bene e razzolare malissimo, addossando ai palermitani “sporchi e cattivi” se la città era ridotta ad un enorme letamaio, quando invece lui e i suoi avrebbero pensato bene di far risparmiare qualche “amichetto”.