“Racconti d’artista: studenti al museo”. 50° Museo Guttuso

Ciclo di incontri formativi per studenti che incontrano 5 artisti del territorio al Museo Guttuso

Bagheria (Pa) – Si chiama “Racconti d’artista: studenti al museo” ed è un progetto formativo che rientra nel calendario delle iniziative in programma per le celebrazioni dei 50 anni dalla nascita del museo Guttuso.

5 artisti bagheresi che spaziano nel campo di pittura, fotografia, disegno del carretto, sceneggiatura, fiber art incontreranno per una masterclass delegazioni di circa 40 studenti ad incontro delle scuole superiori cittadine presso il museo Guttuso.

Si tratta di Filly Cusenza, Francesco Domilici, Michele Ducato, Arrigo Musti e Paolo Pintacuda. 

Gli artisti saranno introdotti e presentati dalla giornalista del Comune Marina Mancini che coordinerà gli studenti che vorranno fare domande ai 5 professionisti dell’arte.

Non solo una lezione sulla loro professione, le loro opere, ma anche un modo per appassionare i giovani studenti bagheresi all’arte e alle opere contenute nel museo Guttuso.

La lezione sarà itinerante, gli studenti potranno ascoltare la passione che anima il lavoro degli artisti davanti alle loro opere o comunque seguendo dei video.

Ad organizzare gli incontri, 10, due per ogni scuola, l’assessorato alla Cultura con la collaborazione dell’assessorato alla Pubblica Istruzione rispettivamente guidati dagli assessori Daniele Vella e Provvidenza Tripoli che incontreranno anche loro gli studenti per un breve saluto ad alcuni incontri.

《L’obiettivo del progetto è ambizioso e con una finalità altamente educativa: avvicinare i giovani al museo e farli appassionare all’arte, fare loro preferire una mostra, una visita culturale: e ciò allo scopo di educare,  stimolare il loro gusto estetico e soprattutto suscitare e liberare emozioni positive- dichiara l’assessora Tripoli –  Conoscere i percorsi culturali dei diversi artisti, inoltre, rappresenta per i ragazzi un’esperienza unica, perché permette loro di scoprire e di capire la bellezza attraverso gli occhi e la sensibilità di maestri che hanno uno sguardo e una visione diversa delle “cose del mondo e delle vita》.

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