Palermo – Non solo l’olio per sanare le ferite inferte dalla prevaricazione ma anche il ramoscello d’ulivo per riconciliare: in prossimità della Santa Pasqua ed in occasione della Domenica delle Palme, dal Giardino della Memoria, già luogo simbolo della lotta alla mafie, proviene l’ennesimo messaggio di pace e giustizia rivolto a tutti gli uomini di buona volontà.
Con la donazione di un’ ampolla d’olio da destinare a tutte le diocesi italiane, la Questura di Palermo, l’associazione “Quarto Savona Quindici” ed il Cappellano della Polizia di Stato per la provincia di Palermo, con la collaborazione della Coldiretti Sicilia e dell’istituto Majorana, da due anni, hanno inteso tratteggiare quel percorso di cambiamento, partito proprio da un luogo autostradale che, il 23 maggio del 1992, sembrò punto di non ritorno.
Gli ulivi del Giardino della Memoria, curato con amore e diligenza dagli studenti del Majorana nell’ambito delle attività di PCTO, in accordo con l’associazione QS15, con il Comune di Isola delle Femmine e con la collaborazione dell’Ufficio Gestione del verde urbano del Comune di Palermo e l’Ordine degli Agronomi di Palermo, sono stati potati ed hanno, stavolta, generato ramoscelli denominati della “pace e della legalità”.
Quegli stessi ramoscelli sono stati confezionati dagli alunni del “Majorana” e all’interno della sala “Mattarella” del Palazzo dei Normanni, sono stati consegnati nell’ambito di una cerimonia, sotto forma di ramoscelli della “pace e della legalità”.
Nel corso dell’evento sono state consegnate ceste di ramoscelli benedetti al Vice Capo di Gabinetto dell’ARS, al Sindaco del Comune di Isola delle Femmine, al Parroco della Cappella Palatina, alla Vice Presidente dell’Ordine degli Agronomi di Palermo, al Dirigente dell’Ufficio Gestione del Verde Pubblico del Comune di Palermo, alla Presidente dell’Associazione “Quarto Savona Quindici” e ad un Funzionario di Polizia della Questura di Palermo.