Strasburgo – “Siamo di fronte ad un probabile danno ambientale per lo sversamento di fanghi tossici nell’area naturalistica della Laguna di Tonnarella. Ho chiesto alla Commissione Europea di intervenire con urgenza per verificare quello che sta accadendo a due passi dai siti Natura 2000 Capo Feto, Gorghi Tondi, Laghetti di Preola e Sciare di Mazara, anche alla luce della recentissima misura cautelare dell’ex Commissario al Dissesto Idrogeologico su eventuali responsabilità in merito alle autorizzazioni. Sottoporrò gli elementi esposti nell’interrogazione alla Commissione Europea anche al Prefetto e alla Procura di Trapani”.
A dichiararlo è l’europarlamentare trapanese Ignazio Corrao del gruppo Greens/EFA a proposito del deposito dei fanghi del dragaggio del porto di Mazara del Vallo. A tale proposito il componente dell’eurocamera ha depositato un’interrogazione parlamentare anche alla luce della misura cautelare all’ex Assessore Maurizio Croce per un’indagine su corruzione nell’ambito dell’aggiudicazione e dell’esecuzione di appalti.
“In seguito ai lavori di ripristino dei fondali del porto di Mazara del Vallo, i fanghi di escavazione sono stati stoccati in una zona palustre a ridosso della laguna di Tonnarella, la cosiddetta “Colmata B”, in deroga alla normativa vigente, effettuata proprio dal Soggetto attuatore del dragaggio, ovvero il Commissario di Governo Contro il Dissesto Idrogeologico in Sicilia” – fa notare Corrao.
“Alla luce delle odierne cronache sul già Commissario al Dissesto idrogeologico, coinvolto nelle procedure di dragaggio e deposito – spiega l’eurodeputato – chiedo al Governo regionale, al Prefetto e alla Procura di Trapani di prestare massima attenzione a quello che sta succedendo a Mazara del Vallo”.
“Stiamo parlando della meravigliosa Laguna di Tonnarella, – continua – un’area marino-costiera di straordinaria valenza ecologica. Ora si tratta ora di stabilire se i fanghi depositati nella zona lagunare siano tossici, così come sembrerebbe a primissima vista, considerato che ci sono sostanze oleose, idrocarburi, cordami, plastiche, copertoni, bombole esauste di gas, parti di veicoli meccanici. Per questo ho chiesto un’immediata attivazione della Commissione UE, a salvaguardia della zona protetta dalle direttive europee e per il ripristino della zona” – conclude Corrao.