5,4 milioni di € a sostegno di 801 lavoratori licenziati nei settori del trasporto aereo e del magazzinaggio in Sardegna
Bruxelles – La Commissione europea propone di sostenere oltre 800 lavoratori licenziati in Sardegna. Si tratta nello specifico di 611 ex lavoratori di Air Italy e 190 ex lavoratori del Porto Canale di Cagliari, che hanno perso il lavoro a causa di ristrutturazioni e della globalizzazione.
Il sostegno proposto di 5,4 milioni di € a titolo del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per i lavoratori espulsi dal lavoro (FEG) aiuterà i lavoratori in questione a trovare un nuovo impiego attraverso ulteriori percorsi di istruzione o formazione o ad avviare un’attività in proprio.
Nicolas Schmit, Commissario per il Lavoro e i diritti sociali, ha dichiarato: “La Sardegna ha un mercato del lavoro di dimensioni ridotte a causa della sua insularità e della sua lontananza dal continente. La Commissione ha proposto un sostegno finanziario di 5,4 milioni di € a titolo del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per offrire ai lavoratori licenziati le ulteriori misure di politica attiva del lavoro di cui hanno bisogno per rilanciare la loro carriera.”
Gli esuberi del Porto Canale sono connessi alla cessazione delle attività nel porto di Cagliari a seguito del trasferimento delle operazioni di trasporto merci in località che offrono collegamenti terrestri con il resto d’Italia e l’Europa. I licenziamenti di Air Italy sono il risultato di diverse questioni impreviste, che hanno impedito alla compagnia aerea di sviluppare le proprie attività come pianificato, con la conseguente interruzione delle operazioni nel febbraio 2020.
Il sostegno di 5,4 milioni di € del FEG aiuterà le autorità sarde a finanziare misure quali, ad esempio, l’orientamento professionale e l’assistenza personalizzata nella ricerca di lavoro. I corsi di formazione permetteranno inoltre di migliorare le competenze digitali dei lavoratori licenziati e contribuiranno perciò alla transizione digitale nei settori della logistica e dei movimenti di merci. Sarà possibile ricevere indennità per la partecipazione a queste misure di sostegno.
Il costo totale stimato delle misure di sostegno ammonta a 6,3 milioni di €, di cui il FEG coprirà l’85% (5,4 milioni di €), mentre il restante 15% sarà finanziato dalla Regione Sardegna.
Le proposte della Commissione dovranno essere approvate dal Parlamento europeo e dal Consiglio.
Contesto
La Sardegna ha un mercato del lavoro di dimensioni ridotte a causa della sua insularità e della sua lontananza dal continente.
La pandemia di COVID-19 ha avuto pesanti ripercussioni sul mercato del lavoro sardo, con la perdita di 6 000 posti di lavoro nel 2020, principalmente nei settori del turismo, dello spettacolo e dei servizi ricreativi, nonché del trasporto marittimo di merci. Nel 2020 il tasso di attività è diminuito di 3,1 punti percentuali rispetto al 2019, attestandosi al 60,3%.
In questo contesto i lavoratori del Porto Canale e di Air Italy espulsi dal lavoro avranno bisogno di ulteriore sostegno per trovare nuove opportunità di impiego.
Nell’ambito del nuovo regolamento FEG per il periodo 2021-2027, il Fondo continua a sostenere i lavoratori collocati in esubero e i lavoratori autonomi la cui attività sia cessata. Con le nuove norme il sostegno del FEG diviene più facilmente disponibile per le persone colpite da eventi di ristrutturazione: sono ammissibili al sostegno tutti i tipi di eventi di ristrutturazione significativi non previsti, compresi gli effetti economici della crisi COVID-19, nonché le tendenze economiche più ampie come la decarbonizzazione e l’automazione. Gli Stati membri possono presentare domanda per il finanziamento dell’UE quando almeno 200 lavoratori perdono il lavoro in un periodo di riferimento specifico.
Dal 2007 sono stati messi a disposizione circa 652 milioni di € a titolo del FEG in 166 casi, offrendo assistenza in 20 Stati membri a quasi 160 000 lavoratori e a più di 4 000 giovani che non avevano un lavoro, né seguivano un percorso scolastico o formativo. Le misure sostenute dal FEG si aggiungono alle misure di politica attiva del lavoro a livello nazionale.
Di recente la Commissione ha presentato una proposta relativa alla mobilitazione di 1,2 milioni di € a titolo del FEG a sostegno di 300 lavoratori licenziati nel settore metallurgico basco.