Palermo – La clinica dentaria DENTIX forniva prestazioni odontoiatriche in tutta Italia. Durante il periodo del lockdown l’azienda decideva, senza alcun preavviso, di chiudere tutte le sedi abbandonando tantissimi utenti al loro destino e con gli stessi che si sono ritrovati senza cartelle cliniche, con interventi ancora da ultimare e sopratutto, in alcuni casi, come accaduto al nostro assistito, costretti a pagare le rate delle finanziarie per servizi mai usufruiti.
Il ruolo di Codici Sicilia
Tanti utenti per accedere a queste prestazioni, da migliaia di euro, hanno aperto delle pratiche con finanziarie convenzionate con la stessa Dentix. Per cui il quadro mostrava persone che avevano sottoscritto un contratto di finanziamento per delle prestazioni sanitarie-odontoiatriche che non erano mai state erogate oppure erogate solo parzialmente.
“In quel periodo abbiamo ricevuto numerose richieste di aiuto provenienti da tutta Italia- afferma il segretario regionale dell’associazione dei consumatori Centro per i Diritti del Cittadino- “Codici Sicilia” Manfredi Zammataro– per tale ragione, una volta studiato il caso, abbiamo avviato una serie di azioni legali, per tutelare tutti coloro che oltre al danno avevano subivano pure la beffa, perché le finanziarie si erano attivate per chiedere il pagamento delle rate per prestazioni mai godute. Giova evidenziare come con alcuni istituti di credito abbiamo trovato un accordo nel pieno rispetto dei diritti del consumatore per cui, con i nostri reclami e diffide, hanno immediatamente rimborsato gli utenti. Più complesso è stato con la Deutsche Bank che invece sin dall’inizio ha tenuto un comportamento non collaborativo con i consumatori, rifiutandosi di sospendere i finanziamenti in atto e di restituire le rate già pagate per prestazioni mai ricevute”.
La decisione dell’arbitro bancario finanziario
“Illuminante è il caso specifico di un nostro assistito che, per l’acquisto di una serie di cure odontoiatriche aveva sottoscritto con l’intermediario un contratto di finanziamento per la somma di quasi 6.000 euro con Deutsche Bank per cure odontoiatriche mai iniziate a causa del fallimento Dentix. Ebbene, l’Arbitro Bancario Finanziario. accogliendo il nostro ricorso, ha accertato la risoluzione del contratto di credito, disponendo che Deutsche Bank rimborsi tutte le rate pagate con gli interessi e ogni altro onere applicato. Si tratta di un dato importante- continua Zammataro- perché condanna senza mezzi termini il comportamento arrogante tenuto da Deutsche Bank, obbligandola alla restituzione delle somme ingiustamente versate in questi anni dal consumatore vittima del fallimento Dentix”.