Lucca – Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, nell’ambito del progetto #inostristudentiraccontanoimartiridellalegalità, affida la storia di Pietro Sanua, onesto fruttivendolo, ucciso il 4 febbraio 1995 dalla criminalità organizzata, alla ricostruzione dei fatti accaduti ad opera dello studente Stefano Raimondo della classe III sez. C del liceo scientifico “Filolao” di Crotone.
“La mattina del 4 febbraio 1995, a Corsico, un paese alle porte di Milano, venne ucciso Pietro Sanua. Pietro Sanua era un uomo molto umile; era un venditore ambulante e faceva parte dell’associazione nazionale venditori ambulanti di Milano, di cui lui era il dirigente. Se nella sua vita lavorativa essere il dirigente di un’associazione portava soddisfazioni, nella vita quotidiana il suo ruolo era mal visto dalla criminalità organizzata. Nonostante Pietro Sanua avesse ricevuto continue minacce e ricatti, riuscì a tenerlo nascosto anche alla sua famiglia. Per la sua morte è bastato soltanto un colpo di pistola, sparato da un killer di cui non si sa ancora l’identità. La tragica scena avvenne davanti agli occhi di suo figlio, testimone dell’inaspettata perdita del padre. L’ episodio denota come la mafia sia presente in ogni luogo. La sua memoria deve essere fonte di ispirazione per continuare a lottare per la giustizia e per il bene comune.”
Il CNDDU invita nuovamente gli studenti e i docenti ad aderire al progetto #inostristudentiraccontanoimartiridellalegalità. Gli elaborati possono essere segnalati al CNDDU che li renderà visibili sui propri canali social (email: coordinamentodocentidirumani@gmail.com)
prof. Romano Pesavento
Presidente CNDDU