Pretendevano di entrare in discoteca senza pagare il biglietto, esercitando violenze e minacce agli addetti alla sicurezza
Palermo – La Polizia di Stato ha dato corso all’esecuzione dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale per i Minorenni di Palermo, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Palermo, nei confronti di quattro minorenni, di età compresa tra 16 e 17 anni, indagati del reato di tentata estorsione aggravata ex art 110- 629 cp. Per tre minori è stata disposta la misura cautelare del collocamento in idonea comunità mentre per uno è stata disposta la misura cautelare della permanenza in casa prescrivendo allo stesso di non allontanarsi.
Il provvedimento è il risultato di mirate indagini, condotte dal personale del Commissariato di PS San Lorenzo, a seguito della denuncia proposta dal titolare della discoteca Country di Palermo nella quale si esponeva che nella notte tra il 25 e il 26 novembre 2023 un gruppo di persone aveva preteso, con violenza e minaccia agli adddetti alla vigilanza, di entrare nel locale senza il pagamento del relativo biglietto.
Dopo la ricezione della denuncia, i poliziotti del Commissarito San Lorenzo prendevano visione delle immagini del sistema di videosorveglianza del locale, messe a disposizione dalla parte offesa in sede di denuncia, riuscendo ad identificare gli odierni indagati, quali appartenenti al gruppo dei giovani facinorosi.
L’intuizione investigativa veniva confermata dalle dichiarazioni rese in Commissariato dai diversi addetti alla sicurezza in servizio quella sera e chiamati ad intervenire per frenare l’illecita pressione del gruppo.
Si riusciva così a ricostruire con esattezza le singole condotte criminose ascrivibili agli odierni arrestati che con violenza e gravi minacce anche di morte intimavano al personale di vigilanza di voler entrare in discoteca senza il pagamento del biglietto. Al diniego di accesso, seguiva una avversa reazione del gruppo di giovani, alcuni dei quali provavano con veemenza a forzare la porta di sicurezza, lanciando anche due transenne di metallo verso l’ingresso, mentre altri, in prossimità del botteghino, consumavano un’aggressione verbale e fisica consistita in spinte, schiaffi e pugni contro i preposti alla vigilanza. Del gruppo, due riuscivano ad entrare nel locale, ma poco dopo tornavano fuori a dare manforte agli altri per poi definitivamente desistere grazie all’intervento dapprima di una gazzella dei Carabinieri e successivamente di personale della Polizia di Stato.
Si rappresenta infine che, di recente, a tre di loro veniva notificato un provvedimento di divieto di accesso ad esercizi pubblici e locali di pubblico trattenimento, ricadenti nelle zone limitrofe a quelle della discoteca teatro dei disordini, cosidetti D.AC.UR., di durata di un anno, ai sensi dell’art. 13 bis commi 1, 1 ter e 2 del Decreto Legge 20 febbraio 2017 n. 14, emesso dal Questore di Palermo; ciò non è bastato a far desistere due di essi che, pochi giorni dopo la notifica del provvedimento, in data 20 gennaio, sono stati individuati e denunciati dai Carabinieri poiché sorpresi all’interno della predetta discoteca violando il citato provvedimento.
Con riferimento al reato attualmente contestato è bene ricordare che la responsabilità penale degli indagati sarà definita solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.