Cefalù (Pa) – La Polizia di Stato, nell’ambito di specifici e reiterati servizi straordinari di controllo del territorio svolti nel recente periodo nel centro urbano di Cefalù e finalizzati al contrasto del dilagante fenomeno della manomissione dei velocipedi a pedalata assistita, tanto da essere trasformati in veri e propri ciclomotori, ha sottoposto a sequestro ai fini della confisca di 13 mezzi di tale categoria.
Gli stessi, spesso utilizzati dai proprietari in totale spregio alle norme del Codice della Strada che ne disciplinano la circolazione, percorrendo le vie urbane e del centro storico contromano o ad alta velocità tra la folla di turisti e cittadini, spesso anche sui marciapiedi, sono stati fermati e sottoposti ad una prima verifica da parte di personale del Commissariato di P.S. di Cefalù, in alcune circostanze anche con l’ausilio di pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Palermo a disposizione, riscontrando in prima battuta alcune evidenti irregolarità, quali la presenza di magneti sotto i sellini per attivare/disattivare la trazione autonoma, manopole per accelerare e addirittura in alcuni casi l’assenza di pedali. Alcuni di essi, al momento del controllo, percorrevano addirittura tratti di strada in salita senza fare uso dei pedali.
I successivi approfondimenti condotti sui mezzi da parte di personale della Motorizzazione Civile di Palermo, all’uopo intervenuto, hanno confermato la presenza di alterazioni meccaniche ed elettroniche apportate sugli stessi e consistenti, in particolare, in accorgimenti tali da rendere la trazione dei velocipedi autonoma, eliminando di fatto la spinta propulsiva umana attraverso i pedali e trasformandoli, quindi, in ciclomotori, soggetti pertanto alla relativa disciplina in termini di adempimenti e prescrizioni (patente, assicurazione obbligatoria, immatricolazione, casco) di cui, all’atto del controllo, i conducenti risultavano evidentemente sprovvisti.
Pertanto, alla luce di quanto accertato, si è proceduto al sequestro, finalizzato alla confisca, dei mezzi ed alla irrogazione di sanzioni amministrative per diverse migliaia di euro.