De Luca: decurtati del 50% i fondi destinati alla citta’ che e’ vittima delle faide tra gli assessorati regionali

Agrigento – “Agrigento capitale della cultura 2025 ma con metà dei fondi inizialmente previsti a causa della faida tra gli assessori Sammartino e Di Mauro.”

La denuncia arriva dal leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca che in commissione bilancio critica aspramente la scelta del governo regionale di decurtare del 50% i fondi destinati ad Agrigento.

“Il Governo, afferma De Luca, ha poche idee e confuse. L’articolo 33 prevedeva lo stanziamento di 10 milioni di euro da assegnare rispettivamente metà nel 2024 e metà nel 2025. Dopodiché, in base a delle faide interne, stamattina abbiamo visto una proposta del governo che scippa il comune di Agrigento di queste risorse, forse perché il sindaco di Agrigento è troppo vicino all’assessore Di Mauro e quindi lo sottopone sostanzialmente sotto la vigilanza di un assessorato che naturalmente è di altra forza politica.

In questo caso la distribuzione avviene così: quattro milioni di euro per il 2024 e 1 milione di euro per il 2025.

Un altro emendamento del Governo tenta poi di mettere le mani sulla gestione di tutta l’attività riguardante Agrigento capitale della cultura.

Viene previsto, sempre qui a firma del governo, afferma De Luca, una sorta di comitato di indirizzo formato dai sindaci dei comuni interessati. Non si sa però, afferma De Luca, quali siano questi comuni e quale interesse dovrebbero avere.

Noi poniamo un tema per quanto riguarda questa iniziativa perché riteniamo sia una opportunità per tutta la provincia di Agrigento. Quindi si parte da Agrigento, città che va preservata con adeguate risorse e va coinvolta la tutta la provincia destinando al libero consorzio una somma adeguata alla promozione dell’intero territorio.

 Questo governo invece sta tagliando il 50% delle risorse che ha stabilito già in sede di giunta per una questione di faide politica. Non condividiamo questo emendamento ovviamente,  né il modus operandi di questo governo che continua a non fornire spiegazioni e, conclude De Luca, non  ci mette nelle condizioni di fare correttamente il nostro lavoro.”

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