Palermo – Negli scorsi giorni, personale della Squadra Mobile, sezione “contrasto al crimine diffuso”, unitamente a personale del commissariato di P.S. “Oreto-Stazione” ed a personale della stazione dei Carabinieri “Piazza Marina” ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Palermo, a carico di A.A (classe 1990), L.E. (classe 1988) e A.C. (classe 1984).
Gli indagati sono ritenuti responsabili di 10 rapine aggravate, 2 furti aggravati, di estorsione e lesioni personali, tutti reati perpetrati tra l’8.07.2023 e il 23.09.2023 nel centro cittadino, alcuni singolarmente, altri in concorso tra loro.
Si tratta di condotte perpetrate con modalità analoghe: l’azione veniva posta in essere dagli indagati che, volta per volta, con violenza o minaccia, si impossessavano di beni, denaro o telefoni cellulari, sottraendoli anche con violenza alle vittime.
Emblematico l’episodio in cui A.A. e A.C. si introducevano all’interno dell’autovettura di una delle vittime mentre la stessa era al volante, la costringevano a raggiungere una via del centro cittadino e la privavano con violenza del cellulare e di una collana, colpendola con calci e pugni in diverse parti del corpo.
In un caso emerge, altresì, il delitto di estorsione in relazione alle richieste, dietro minaccia, di somme di denaro, ovvero ancora furti aggravati e lesioni personali.
A seguito di questi episodi, gli operatori prendevano visione dei filmati degli impianti di videosorveglianza, installati nelle vie limitrofe ai luoghi teatro degli eventi delittuosi, attraverso i quali si aveva l’opportunità di riconoscere gli indagati, soggetti gravati da precedenti di polizia per reati inerenti gli stupefacenti e reati contro il patrimonio.
L’identificazione degli indagati trovava un pronto riscontro nelle individuazioni fotografiche alle quali venivano puntualmente sottoposte le vittime di reati.