Palermo – “L’aumento della produzione di fanghi nei prossimi anni può considerarsi un dato assodato, un evento che deve vedere l’Italia più preparata rispetto al passato nell’affrontare questa nuova sfida, anche nell’ambito di quella economia circolare che ormai contraddistingue l’indirizzo delle azioni ecosostenibili”. Lo ha sottolineato Alessandro Di Martino, Amministratore unico di Amap, intervenuto nella qualità di Coordinatore della Commissione acque reflue Utilitalia alla giornata “Ecomondo – The green technology expo” di Rimini, dedicata al tema “Fanghi di Depurazione: c’è luce alla fine del tunnel?”.
Un argomento più che mai attuale considerando l’ultima analisi datata 2022 (dato ISPRA, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) in cui si sottolinea un fatto di estremo rilievo: in Italia, lo scorso anno, sono state prodotte 3,5 milioni di tonnellate di fanghi provenienti dal trattamento delle acque reflue urbane.
Nella sessione dei lavori in cui è intervenuto anche il Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, Di Martino ha introdotto il tema delle “best practies”, un report aggiornato su progetti e strategie portati avanti dalle aziende che nelle città italiane hanno la gestione diretta del trattamento e dello smaltimento delle acque reflue.
“Un incontro proficuo – ha concluso Di Martino – che consente di acquisire le esperienze compiute nei vari territori italiani, che permette di creare una rete di pratiche virtuose e prepararci alla sfida più importante: gestire in maniera efficace il servizio di trattamento delle acque reflue nel perimetro della eco sostenibilità. Una garanzia di efficienza operativa e di massima tutela dell’ambiente”.