Torino – Un percorso di due anni per anticipare e rafforzare competenze e permettere
a manager e imprenditori di governare le sfide del futuro. È questo l’obiettivo del master nato dalla sinergia tra CUOA Business School e Politecnico di Torino con il coinvolgimento e il contributo attivo di una ventina di imprese.
Partito l’Executive Master in Business & Technology, il primo Tech-EMBA frutto di una collaborazione tra Politecnico di Torino e CUOA Business School. Il master si inserisce all’interno del progetto CUOA University Network Business School, nato nel 2019 con l’obiettivo di creare un network universitario capace di lavorare in modo sinergico e coeso per lo sviluppo delle competenze, motore e leva per il successo delle organizzazioni e del Paese. Il network conta oggi 17 atenei aderenti.
“Questo progetto è davvero ambizioso poiché coniuga la dimensione tecnologica, core business del nostro Ateneo, con quella manageriale – dichiara Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino – Le tecnologie oggi non solo cambiano rapidamente il mondo del lavoro e la vita delle persone, ma possono e devono costituire un riferimento per le scelte che saranno chiamati a compiere i manager del futuro”.
“La collaborazione tra CUOA e Politecnico di Torino è un esempio virtuoso di collaborazione tra Università e Business School, ma coinvolge anche le imprese – afferma Federico Visentin, Presidente del CUOA Business School e Presidente di Federmeccanica – Una ventina di rappresentanti, riuniti in un advisory board, hanno contribuito a validare i contenuti del progetto e discuteranno di eventuali integrazioni da apportare. Un contributo che consentirà di avere un approccio ancora più concreto e utile per i partecipanti, mettendo maggiormente in comunicazione il mondo della formazione con quello delle imprese, nell’ambito di una filosofia che CUOA sta portando avanti da 66 anni.”
Nella giornata di apertura i 30 allievi sono stati accolti da Guido Saracco, Rettore Politecnico di Torino, Paolo Neirotti, Direttore della Scuola Master e Formazione Permanente, Alberto Felice De Toni, Direttore Scientifico CUOA Business School e Giuseppe Caldiera, Direttore Generale CUOA Business School.
L’apertura del Master ha avuto un focus sulle sfide per i manager nel contesto della doppia transizione energetica e digitale, tema fondante dell’intero Executive Master. Il Professor De Toni ha tenuto infatti una lezione sul tema della gestione della complessità per i manager, seguita da una tavola rotonda con protagoniste alcune delle aziende dell’Advisory Board del Master, che hanno portato la loro testimonianza sul legame tra sviluppo delle competenze manageriali e le sfide e le opportunità offerte dalle transizioni tecnologiche. A questo panel sono intervenuti: Luca Civitico, HR Director Italy & Industrial Operations DIaSorin, Alessandro Rusciano, Direttore Personale e Organizzazione IREN, Sara Scapinello, Global People and Organization Development Director Lavazza, Roberto Tognoni, Executive Partner Reply, coordinati da Emilio Paolucci, Direttore scientifico del Master e docente di Strategia e Imprenditorialità.
Carlalberto Guglielminotti, CEO di NHOA – Gruppo internazionale leader nel settore dello stoccaggio d’energia e delle infrastrutture di ricarica rapida per la mobilità elettrica – è intervenuto per condividere l’esperienza dell’azienda nel campo della gestione e del governo delle transizioni tecnologiche.
Le richieste di iscrizione hanno largamente superato il numero massimo di partecipanti previsto e l’aula, al completo, è composta da manager leader di filiera, imprenditori, e manager di medie imprese ad alta crescita e internazionalizzazione. I partecipanti saranno impegnati per due weekend al mese fino a luglio 2025: il percorso prevede 10 moduli didattici per 500 ore di formazione di aula. Le lezioni si svolgeranno principalmente nella Scuola Master e Formazione Permanente del Politecnico di Torino, ma anche il Campus CUOA di Altavilla Vicentina ospiterà alcuni moduli e attività nell’ambito di questa esperienza che nasce dall’esigenza di colmare una lacuna in un Paese dove l’offerta di alta formazione manageriale è ancora presente a macchia di leopardo e vede nella tecnologia un fattore al servizio dello sviluppo d’impresa.