Palermo – “Quando le risorse economiche, i finanziamenti nazionali ed europei, o ad esempio i fondi a valere del Fsc, vengono trattati, discussi e approvati in Commissione all’Ars, allora può anche verificarsi il caso, nonostante l’attuale maggioranza di centrodestra, che il Movimento 5 Stelle e le altre opposizioni riescano a strappare cifre utili per dare ossigeno e concretezza a progetti importanti per il nostro territorio provinciale, come avvenuto grazie al mio lavoro per il finanziamento del restauro e del recupero funzionale del teatro della Concordia per un importo complessivo di 2 milioni di euro di cui potrà beneficiare il comune di Ragusa. Nessun applauso quindi al governo Musumeci per i progetti della provincia iblea inseriti nei fondi a valere del Fsc ma solo il giusto riconoscimento per il grande lavoro compiuto dal M5S per settimane in commissione Bilancio facendo magari leva sulla costante assenza della maggioranza, ed ecco perché tra gli interventi a valere sui fondi Fsc sono stati inseriti anche progetti, compreso il teatro della Concordia, che diversamente non sarebbero stati finanziati.
D’altro canto, invece, quando le risorse pubbliche vengono gestite direttamente dal governo Musumeci senza passare dalle commissioni e dal voto d’Aula allora buona parte delle stesse vanno a dirigersi magicamente verso i grandi centri di loro consenso elettorale relegando sempre il territorio di Ragusa al ruolo di Cenerentola. Ora, però, è arrivato il momento di opporsi radicalmente e con forza a questo andazzo, spiegandone bene i motivi ai cittadini iblei. Non è possibile, infatti, che Ragusa continui ad essere trascurata da tutti i governi regionali, da questo guidato da Musumeci soprattutto”.
Lo afferma Stefania Campo, deputata del M5S all’Ars, che sottolinea inoltre l’ennesimo schiaffo dato alla provincia di Ragusa dall’esecutivo Musumeci in merito ai fondi irrigui del Pnrr.
“Ad esempio, anche se i progetti irrigui del Pnrr, sonoramente bocciati per inadempienze dei consorzi di bonifica, fossero andati in porto, a Ragusa sarebbero arrivate appena le briciole. Spulciando tra le carte – prosegue la deputata – abbiamo potuto accertare come il consorzio di bonifica ragusano (il cui commissario, come quelli di tutti gli altri consorzi, è espressione diretta di questo governo regionale) sia stato capace di presentare un unico progetto, per un importo di 3 milioni sui 422 milioni di euro che sono erano stati messi a disposizione dal governo nazionale per tutta la Sicilia. In pratica, anche se i progetti fossero stati tutti approvati, a Ragusa sarebbe arrivata una miseria, appena lo 0,78 per cento dell’intero mega-importo di mezzo miliardo messo a disposizione per tutte e nove le province.
E questo a fronte di pochi consorzi che avrebbero fagocitato il grosso dei finanziamenti, come quello di Catania, che ha presentato progetti per 133 milioni di euro o quello di Agrigento con progetti inviati nella capitale per 120 milioni di euro”. “Ora mi chiedo – continua Campo – come possa accadere tutto ciò, considerato che Ragusa è il fiore all’occhiello della Sicilia per produzione agricola, per allevamento, ortofrutta e via discorrendo. E ciò non accade solo in ambito agricolo, ma anche per il settore aeroportuale, per quello culturale e turistico ricettivo, per la rete ferroviaria e per ogni comparto che meriterebbe sostegno e invece riceve, quando le riceve, solo elemosine. I miei concittadini devono sapere che esiste una doppia ‘questione meridionale’: la Sicilia viene emarginata politicamente ed economicamente in Italia e in Europa e, a sua volta, la nostra provincia viene considerata costantemente come un territorio di serie B, C o D, a seconda delle varie vicissitudini”.