Palermo – La Cgil Palermo interviene sul raddoppio delle indennità a sindaco, giunta e consiglieri comunali ritenendolo “inopportuno” nel merito e nei tempi.
“L’adeguamento dell’indennità ci può anche stare ma il raddoppio delle indennità di tutti stride – dichiara il segretario generale della Cgil Palermo Mario Ridulfo – La legge da un lato toglie ai più poveri, con il taglio del reddito ai cittadini più fragili, e dall’altro consente che si raddoppino gli stipendi. In questo momento storico, in un contesto nazionale e internazionale così complesso, nessun lavoratore e nessun pensionato ha avuto adeguamenti all’inflazione reale, che ormai viaggia su due cifre”.
E la Cgil Palermo sottolinea anche la “tempistica” di un provvedimento preso all’indomani dal taglio del reddito di cittadinanza, che a Palermo ha colpito 11.573 persone. “Tutto questo avviene – aggiunge Ridulfo – in una città che sta soffrendo, con migliaia di persone colpite dai provvedimenti del governo, in un Comune che non riesce a garantire servizi pubblici efficienti, che ha un bilancio ingessato e che soffre per la mancanza di risorse e competenze e che ha quasi 2 mila dipendenti ancora in part-time”.