Castelbuono (PA) – Gara spettacolare a Castelbuono ed epilogo al fulmicotone con l’etiope Edris Muktar che nell’ultimo giro raggiunge e supera nella salita di Mario Levante il keniano Zakayo Edward Pingua. Primo degli italiani uno straordinario Daniele Meucci. Si è gareggiato con temperature miti, scongiurato “Caronte”.
Si conferma spettacolare, emozionante e unico; il Giro podistico internazionale di Castelbuono non smentisce una fama che arde dal 1912 e regala un’altra straordinaria giornata di sport.
Dieci giri per un totale di 11,340 km, partenza e arrivo da piazza Margherita. Il pubblico che sfiora gli atleti ed una temperatura drasticamente scesa rispetto alle tragiche giornate che hanno preceduto l’evento. Il solito spettacolo, trasmesso in diretta su Rai Sport e che il mondo ci invidia.
A vincere è ancora un figlio degli altipiani, l’Etiope Edris Muktar in 33’56, che porta a casa titolo e coppa Sant’Anna. Vittoria che arriva all’ultimo dei dieci giri, complice la salita di Mario Levante che usa come trampolino di lancio per raggiungere e superare il keniano Edward Zakayo Pingua (34’13) che batte sul filo di lana l’inglese Emile Cairess (34’14).
“Sono felice per questa vittoria – le prime parole del keniano Edris Muktar – un po’ meno per il tempo ottenuto, ma oggi era importante vincere. Straordinaria la gara, straordinario il pubblico, che ci ha accompagnato metro dopo metro”.
Quarto e primo degli italiani uno straordinario Daniele Meucci, gara da veterano la sua. L’atleta dell’Esercito, ha corso una gara con la testa, prima ancora che con le gambe, una progressione che lo ha portato ad un piazzamento di sicuro spessore, 34’58 il suo tempo.
“Oggi Castelbuono mi ha emozionato, sono contento della gara che ho fatto, e del piazzamento ottenuto. Stavo bene, il pubblico e il loro calore hanno fatto il resto”.
Ha illuso invece Aouani, partito a spron battuto nei primi due giri è stato inesorabilmente riassorbito dal gruppetto di testa, senza però mai perdere lucidità. L’attuale detentore del record italiano della maratona, finisce così quinto con il tempo di 35’14.
Altra gara di spessore è quella di Giuseppe Gerratana (Aeronautica Militare) arrivato all’ultimo minuto a Castelbuono ha sfoderato una eccellente prestazione. Sempre in gara, si è difeso, ha attaccato chiudendo settimo (primo dei siciliani) alle spalle di Crippa, con il tempo di 35’34.
“Stavo bene – afferma l’atleta allenato da Gaspare Polizzi – e mi ero preparato ad affrontare Castelbuono. Sono molto contento della mia prestazione, sicuramente la migliore tra quelle disputate qui. Adesso dopo l’ultima gara della stagione su strada (il primo agosto Santo Stefano di Camastra n.d.r.) un po’ di riposo e poi il matrimonio”.
Il programma della manifestazione aperto dai giovani
Castelbuono palcoscenico anche per gli atleti in erba con le categorie giovanili. Tra i ragazzi a vincere Emanuele Fatao Terranova (ASD Corri Serradifalco) con il tempo di 3.44, tra le ragazze Giulia Cerniglia (ASD Scuola atletica Misilmeri) con il tempo di 4.18. Tra i cadetti Gioele Nunnari (ASD Sicilia Running Team) con il tempo di 3.23 e tra le cadette Honey Barranca (Universitas Palermo) con il tempo di 4.24.
La gara vintage nel segno di Mangiavillano e D’anna
Atleti e atlete over 35, alcuni, con indosso le canotte d’epoca, hanno fatto rivivere il sapore antico di Castelbuono, quella storia che anno dopo anno ha scritto le pagine più belle di un libro chiamato Giro podistico. Una gara, vera e propria, cinque giri e tanto sudore. A tagliare per primo il traguardo Salvatore Mangiavillano (Asd Sicilia Running Team) con il tempo di 20.40, seguito dal compagno di squadra Giuseppe Gerratana con il tempo di 21.21, terzo Calogero Di Gioia (Universitas Palermo) dietro di soli 10 secondi. Tra le donne a vincere Emilia D’anna (ASD Murialdo Cefalù) con il tempo di 26.25, secondo posto per Cinzia Stancampiano (Sicilia Running Team) con il crono di 27.34, terzo posto Giuseppina Sorbera (Atletica Nebrodi) in 36.27.
I ragazzi della Fisdir di corsa al giro
In tutto una quindicina, arrivati dalle province di Palermo e di Agrigento, gli atleti Fisdir, con disabilità intellettivo relazionale, che hanno impreziosito con la loro presenza la manifestazione, aprendo di fatto la lunga giornata di sport a Castelbuono. Un giro compatto tutti insieme per poi sprintare negli ultimi 150 metri, per un arrivo da incorniciare e ricordare a lungo.