Palermo – “I ristori agli alluvionati siciliani? Due pesi e due misure, questo ha fatto il governo regionale col collegato bis alla finanziaria, approvato qualche giorno fa all’Ars, col quale è corso in aiuto dei cittadini di Trapani Siracusa e Messina, ignorando quelli del Catanese, Ragusano e Nisseno che pure hanno patito ingentissimi danni. Questo, francamente, è inaccettabile. Per carità, assolutamente nulla contro i siciliani che saranno giustamente aiutati a risollevarsi un po’, ma è giusto pensare a tutti e non solo ad una parte”.
Lo afferma la deputata M5S all’Ars Stefania Campo.
“Voglio ricordare a tutti – afferma Campo – che con le delibere di giunta del dicembre 2022 per l’alluvione a Trapani, Messina e Siracusa e del 27 febbraio 2023 per le piogge alluvionali verificatesi nei giorni 8, 9, 10 febbraio nei territori delle province di Caltanissetta, Catania, Ragusa e Siracusa, è stato proclamano lo stato di calamità e la conta dei danni ha assunto in tutti e due i casi proporzioni incalcolabili, con l’attività di un’intera stagione andata distrutta e moltissimi braccianti e operai rimasti senza lavoro. Nell’area dell’Acatese e del Nisseno, inoltre, c’è stata l’aggravante dell’allagamento dei campi, causato dall’abbassamento delle paratie della diga del Ragoleto, dopo l’allerta meteo, cosa che ha compromesso in maniera irreparabile tutta la stagione agricola”.
“Ci chiediamo – continua Campo – perché quest’area della Sicilia venga spesso ignorata, con Schifani che fa finta di dimenticare completamente il peso del comparto agricolo del sud-est. Il presidente era venuto in elicottero per sorvolare l’area allagata e fare la passerella, insieme al suo assessore Sammartino, sfilando in jeep in mezzo al fango a constatare personalmente come interi pezzi di carreggiata fossero saltati e i ponti crollati. Poi, però, dalle promesse fatte allora non si è passati ai fatti, tant’è che nel collegato alla finanziaria non ha trovato spazio la nostra proposta di intervenire con 10 milioni di euro sulle due delibere di giunta, visto che il governo ha preferito finanziare solo una parte, accampando scuse di mancanza di coperture per l’altra. Non vogliamo di certo fare la guerra agli alluvionati delle province di Trapani e Messina, giustamente aiutati, ma nemmeno possiamo accettare questo comportamento palesemente iniquo e ingiusto da parte del governo”