Frosinone – Situazione critica: la Polizia Penitenziaria in lotta nelle carceri.
L’articolo affronta la situazione critica della Polizia Penitenziaria all’interno del carcere di Frosinone, sottolineando un caso in cui un poliziotto penitenziario è stato gravemente ferito da un detenuto affetto da disturbi psichici. Si afferma che solo l’intervento divino ha impedito un esito tragico. L’autore critica l’idea che tali episodi siano considerati rischi professionali, sostenendo che i poliziotti penitenziari hanno il diritto di difendersi e di essere adeguatamente equipaggiati. Si fa riferimento alla vulnerabilità della Polizia Penitenziaria nel carcere di Frosinone, che è stato teatro di eventi critici, inclusi episodi di violenza armata. Viene fatto riferimento, inoltre, alla mancanza di strumenti di difesa adeguati, nonostante la discussione sulle armi elettriche (teaser). L’autore sottolinea anche la presenza di detenuti affetti da disturbi mentali, trasferiti nelle carceri senza cure adeguate. Si critica l’inosservanza delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro e si chiede chi sia responsabile di garantire la sicurezza dei poliziotti penitenziari. Infine, si avverte del pericolo imminente e si afferma la volontà di citare in giudizio coloro che non hanno garantito la sicurezza dei poliziotti penitenziari, fino a ricorrere a istanze internazionali se necessario.
A tal proposito, ecco quanto riferisce Salvatore Sardisco, coordinatore nazionale del sindacato FSI USAE per la Polizia Penitenziaria
“Purtroppo è l’ennesima brutta esperienza che si aggiunge alla nostra cronaca contemporanea che ci porta sempre a riflettere sulla sicurezza dei colleghi, specie in questa delicatissimo lavoro”.