Monreale (PA) – «Hanno preso posto in prima fila per condividere lo stesso impegno culturale e dire no a ogni forma di violenza che annienta la dignità umana. Stiamo parlando del presidente della Commissione regionale antimafia della Regione Siciliana Antonello Cracolici e il sindaco della Citta0 Metropolitana di Palermo Roberto Lagalla. L’occasione dell’incontro è stato il Festival della Legalità e della Gioia organizzato dal Parlamento della Legalità Internazionale e che ha visto il suo momento di festa nella sala convegni della Casa del Sorriso a Monreale con la partecipazione di diverse scolaresche arrivate da Palermo, Monreale, Pioppo, Custonaci in provincia di Trapani, con i piccoli dell’Istituto Comprensivo Statale “Luigi Pirandello” gli alunni un po’ adulti del serale dell’Alberghiero di Cefalù, il piccolo Antonino Caponnetto vincitore della fascia “Il Bambino più bello d’Italia”, e tanti docenti, dirigenti scolastici, genitori e nonni al seguito. La cornice della festa è la prima edizione del Concorso “Una Voce per la legalità e la gioia” curato dal vice presidente Salvatore Sardisco che ha curato una splendida manifestazione con tanto di giuria capitanata dal monrealese Stefano Gorgone e una madrina di eccezione come l’attrice Denise Sardisco. A condurre la serata Giusy Salamone. “Sono questi i momenti che dobbiamo vivere con tanti bambini che cantano la vita. Conosco da tempo lo zelo e l’impegno di Nicolò Mannino e Salvatore Sardisco e credo e sostengo il loro educare i giovani a essere protagonisti di una cultura di libertà”. Anche il Presidente della Commissione Regionale Antimafia Antonello Cracolici ha avuto parole di stima e di riconoscimento per la grande famiglia del Parlamento della Legalità Internazionale, sottolineando che “Questa è una delle forme vincenti per dire no alla violenza e alla mafia: e cioè – ha sottolineato Cracolici – educare sin dalla giovane età i bambini e gli adolescenti ad essere artefici e protagonisti di un impegno a favore della vita e del rispetto di tutti prendendo le distanze da tutto ciò che è omertà e violenza”. Il sipario cala così su un evento che ridà appuntamento al prossimo anno con altre esibizioni per cantare la vita e colorare sempre più il murale della legalità dove i veri pittori sono sempre i bambini, i giovani e chi crede in una cultura di riscatto».
Giuseppe Longo