Verso la costituzione della nuova partecipata “Servizi Città Metropolitana di Catania”

Oggi incontro con il commissario Mattei. Musumeci (Ugl): “Evitare gli errori del passato, i vertici siano competenti”

Catania – Si terrà oggi pomeriggio, negli uffici della Città metropolitana di Catania, il primo atteso incontro tra il commissario Piero Mattei e le sigle sindacali per primo un confronto sugli atti istitutivi della nuova Azienda speciale che andrà ad acquisire servizi e personale che fino al prossimo 15 maggio rimangono in capo alla Pubbliservizi, il cui esercizio provvisorio ha ottenuto la proroga da parte del Tribunale civile. Una riunione che servirà per chiarire, alla presenza dei consulenti nominati dall’ente metropolitano, molteplici aspetti dell’atto costitutivo e dello statuto che andranno a caratterizzare la struttura portante dell’Azienda, oltre ad alcune perplessità rilevate connesse al delicato passaggio delle oltre 330 unità in forza a Pubbliservizi. E in vista di questo importante appuntamento il segretario territoriale della Ugl etnea, Giovanni Musumeci, interviene con un monito su quello che dovrà essere il futuro della nuova realtà aziendale, auspicando che i passi per costituirla siano quanto più veloci possibile per chiudere la partita entro la data accordata per la sopravvivenza dell’attuale partecipata. “Per quanto ci riguarda gli step da affrontare in questi 45 giorni di passione sono parecchio chiari e, speriamo, che con il contributo di tutti possano essere rapidi. Ci sono da limare solo piccoli dubbi sui contenuti delle bozze degli atti istitutivi (che abbiamo avuto moto di leggere), che dovranno essere poi approvati dal commissario ad acta della Regione siciliana con funzioni di Consiglio metropolitano, dopo il parere dei revisori dei conti dell’ente. Successivamente, dopo la nascita del nuovo soggetto, Città metropolitana dovrà scegliere la governance.” Su questo punto il leader catanese della Ugl rincara la dose, sottolineando la posizione del sindacato. “Poco importa se si punterà su un amministratore unico o su Consiglio di amministrazione, quel che conta per noi è che la decisione deve obbligatoriamente cadere su persone di alto profilo, competenti e di comprovata capacità ed esperienza, fuori da ogni logica politica e partitica. Bisogna evitare gli errori del passato, anche quando si tratterà di trattare il transito dei lavoratori. Vogliamo discontinuità rispetto a quello che è stato il disastro operato su ciò che avrebbe dovuto essere il fiore all’occhiello della ex Provincia regionale, sia in termini di strategia gestionale che sulle scelte da condurre in relazione al personale. Chi vorrà difendere privilegi, nepotismi, posizioni di vantaggio, posti al sole vari, troverà da parte nostra una vera e propria barricata. Diversamente, siamo ben lieti di sederci attorno lo stesso tavolo (non facciamo inutile differenza alcuna tra i rappresentanti dei lavoratori coinvolti) con chi vorrà dialogare insieme al commissario Mattei, per cambiare pagina e tutelare davvero i dipendenti costruendo un’Azienda efficiente ed all’altezza della sfida che dovrà affrontare.”

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