Lucca – Il 13 marzo vogliamo ricordare due vittime innocenti della Mafia: Giovanni Carbone, ucciso, all’età 56 anni, nel 1985 a Palermo e Antonino Ludovico Bruno che morì a soli 50 anni in ospedale a Catania il 13 marzo 1991, in seguito alle percosse ricevute qualche giorno prima.
Entrambi cercarono di contrastare il sistema mafioso in due settori differenti: il primo, imprenditore, rifiutandosi di sottostare al racket; mentre il secondo, direttore della Banca popolare di Belpasso, negando facili prestiti, condotta che indusse i suoi sicari a pestarlo fino alla morte.
Il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina Diritti Umani ricorda oggi due persone comuni che non si piegarono alle violenze e intimidazioni dei clan. Persone comuni che dimostrarono di possedere dignità e coraggio fuori dal comune. Persone comuni che hanno contribuito con il loro esempio ad arricchire il significato della parola ” libertà ” e che hanno determinato un cambiamento nella mentalità collettiva in funzione di una maggiore consapevolezza del fenomeno mafioso e della sua pericolosità. Ecco, noi oggi commemoriamo con commozione due persone comuni, ma due cittadini di raro spessore.
Il CNDDU promuoverà la divulgazione nelle aule scolastiche della loro altissima testimonianza umana.
#IlVoltodellaLegalità
prof. Romano Pesavento
presidente CNDDU