Palermo – «A 44 anni dalla sua morte, si rinnova oggi il ricordo del giornalista Mario Francese, assassinato da killer mafiosi la sera del 26 gennaio 1979. Con grande professionalità e con coraggio, Francese fu uno dei primi cronisti a mettere in luce gli affari del clan dei corleonesi e con i suoi articoli seppe lucidamente portare avanti importanti inchieste sulla mafia. Anche grazie al contributo di cronisti come lui, è stato possibile fare passi avanti nella lotta alla mafia. Mi auguro che la passione giornalistica e la ricerca della verità che hanno contraddistinto l’operato di Mario Francese possano rimanere un esempio per tanti giovani che si avvicinano oggi alla professione».
Lo dichiara il sindaco Roberto Lagalla, nel 44° anniversario dell’uccisione del cronista del Giornale di Sicilia, Mario Francese, avvenuta la sera del 26 gennaio del 1979.
Alla cerimonia commemorativa, svoltasi stamani in viale Campania, ha partecipato – in rappresentanza dell’Amministrazione comunale – l’assessore alla Cultura, Giampiero Cannella.
«I giornalisti siciliani – dichiara Cannella – hanno pagato un pesante tributo alla lotta alla mafia. Ricordare Mario Francese è un atto doveroso per mantenere viva la memoria di un uomo che ha onorato fino alla fine la sua professione e che ha unito grande capacità d’inchiesta con immenso coraggio e dirittura morale in un’epoca, quella a cavallo tra gli anni ’70 e gli anni ’80, nella quale la compromissione tra società civile e malaffare ha consentito alla mafia di prosperare. Oggi, è anche grazie al suo esempio e dei tanti cronisti caduti per mano criminale, che la mafia cede sotto i colpi dell’azione efficace e costante delle forze dell’ordine».
Ph Stefano Patania