Torino – La banalità del male. Arte e memoria per non dimenticare, conferenza di Giovanni Carlo Federico Villa per la Giornata Mondiale in Memoria delle Vittime dell’Olocausto, venerdì 27 gennaio 2023, ore 17.00.
«In occasione della Giornata Mondiale in Memoria delle Vittime dell’Olocausto, Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica propone, venerdì 27 gennaio alle ore 17, la conferenza di Giovanni Carlo Federico Villa dal titolo La banalità del male. Arte e memoria per non dimenticare.
“È possibile far poesia dopo Auschwitz?”: insieme all’ineludibile domanda di Theodor Adorno ci si può chiedere se l’arte sia lo strumento adatto a descrivere la realtà della Shoah, a rappresentare l’irrappresentabile per il tramite della pietas grafica, pittorica, architettonica e anche così giungere a una coscienza collettiva di quanto l’uomo è stato capace di compiere contro ogni logica.
In un racconto per immagini si narrerà “la banalità del male”, il passaggio dalla normalità della quotidianità ai pogrom e alle deportazioni, avendo a guida le incisioni di Isaac Celnikier e gli acquerelli di Felix Nussbaum, i disegni di Theresienstadt di Leo Haas e i lavori di Walter Spitzer e David Olère. Artisti che con le loro opere mostrano lo strenuo impegno nel trasmettere la memoria delle deportazioni naziste degli ebrei, di cui sono stati testimoni, loro stessi sopravvissuti o assassinati nei campi di concentramento, per giungere al lavoro di Christian Boltanski e a Maus, la graphic novel di Art Spiegelman, che diviene memoria privata e collettiva, alternando tragedia e divertimento, brutalità e tenerezza in uno struggente romanzo visivo.
Un’arte, come strumento di memoria figurativa, che raramente è esposta nei musei. Così che i temi che riguardano l’Olocausto sono poi stati espressi in monumenti e memoriali – dal Padiglione italiano di Auschwitz di Primo Levi, Luigi Nono, Mario Samonà e Ludovico di Belgiojoso al Binario 21 della Stazione Centrale di Milano al Museo Ebraico di Berlino – capaci di divenire depositari di una memoria dal forte potere emotivo, rendendo storie personali la storia di tutti.
Un incontro non solo per mostrare quanto è stato – la riduzione dell’essere umano a pura quantità e la cancellazione della sua individualità – ma per far comprendere la gravità di quanto è avvenuto tramite una lettura emozionale ed etica».
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Palazzo Madama, Museo Civico d’Arte Antica, Piazza Castello, Torino
Info:
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Giuseppe Longo