Palermo – Da diversi anni come sindacato siamo presenti all’interno dell’Istituto Sperimentale Zootecnico per la Sicilia, Stazione di Ricerca dell’Assessorato Regionale delle Risorse Agricole e Alimentari.
L’Ente è uno dei più antichi Istituti di ricerca d’Italia e, sin dal 1884, anno della sua fondazione, ha avuto un ruolo determinante nel progresso delle attività agricole e zootecniche del territorio siciliano, così recita la sua home page.
Ormai da diversi anni, la Regione Siciliana ha preso atto che in tutti gli Enti di sua diretta gestione deve essere applicato ai loro dipendenti il Contratto Collettivo Regionale del Lavoro.
L’ultima questione in merito si è avuta con i dipendenti del C.A.S. che dopo un tutto sommato breve confronto sono transitati dal CCNL Autostrade al CCRL.
Da qualche anno il Sinalp, a nome e per conto dei dipendenti dell’Istituto Zootecnico suoi iscritti, chiede che anche in questo ente venga applicato il CCRL della Regione Siciliana e non l’attuale CCNL Allevatori.
Per ottenere questa semplice ovvietà i nostri iscritti sono stati costretti ad agire legalmente ed il Tribunale ha dato la risposta ovvia, va applicato il CCRL.
Ma viviamo in Italia ed in particolar modo in Sicilia e anche l’ovvietà è di difficile applicazione.
Dopo aver asserito il diritto all’applicazione del CCRL, adesso si frappone all’esecuzione di tale diritto, l’equiparazione delle qualifiche professionali dei dipendenti con le attuali del CCNL Allevatori.
L’Istituto ha proposto delle tabelle equiparative che come Sinalp riteniamo siano errate in quanto penalizzanti verso i lavoratori.
Questa equiparazione, secondo noi, non tiene conto dell’anzianità di lavoro acquisita dei dipendenti e quindi applicando gli elementi base della contrattazione collettiva si ritroveranno con uno stipendio ridotto.
In alcuni incontri con i vertici dell’Istituto si è anche cercato di trovare almeno un punto d’incontro sull’istituto contrattuale del “superminimo” che comunque garantirebbe il livello economico percepito con il precedente CCNL, se questo dovesse risultare superiore, ma anche questa ipotesi è rimasta aleatoria.
In forza di queste condizioni i lavoratori Sinalp hanno chiesto ad un importante esperto Consulente del Lavoro di Palermo di predisporre una proposta di tabelle equiparative alternative che tengano conto invece dell’anzianità lavorativa acquisita e dell’effettivo ruolo svolto nell’ente.
Ad oggi, conseguentemente, il contenzioso è fermo sulla scelta delle tabelle equiparative da applicare e necessarie per far transitare i dipendenti nel più corretto CCRL.
Il Legale che ha rappresentato i dipendenti in giudizio, forte della vittoria che impone l’applicazione del CCRL per come sempre chiesto dal sindacato, sta spingendo affinchè si possa avere un confronto corretto e leale sulle tabelle presentate dai lavoratori Sinalp e su quelle dell’Azienda.
Questo confronto ad oggi, accampando diverse motivazioni più o meno valide, non è stato possibile avere.
Ma con tutto ciò, l’Istituto ha già inviato all’ARAN la sua ipotesi di transizione al CCRL, dando probabilmente per assodato che le sue tabelle equiparative siano le migliori applicabili, e mancando in pieno il confronto da tempo chiesto nel merito dal Sinalp.
Ricordiamo a tutti noi, dichiara il Dirigente Sinalp Arch. Antonio Aserio, che all’interno dell’Istituto, ad oggi il Sinalp rappresenta circa il 70% dei lavoratori iscritti alle organizzazioni sindacali ed in quanto sindacato maggiormente rappresentativo ha il dovere di confrontarsi in merito a quali tabelle equiparative applicare.
Temendo che si voglia imporre ai lavoratori una scelta calata dall’alto e non discussa e confrontata con il Sinalp, il Segretario Regionale Dr. Andrea Monteleone chiede al Presidente della Regione Siciliana On. Renato Schifani di intervenire e se necessario di convocare la scrivente Organizzazione sindacaòle. affinchè si possa agire in difesa del diritto al lavoro dei dipendenti.