Giarratana (Rg) – La cittadina di Giarratana festeggia in maniera solenne sant’Antonio Abate. E’ un rito che affonda le radici nella tradizione più antica e che coinvolge l’intera comunità dei fedeli. Quest’anno, però, le celebrazioni non si potranno tenere nella basilica omonima essendo in corso i lavori di restauro. Sarà la chiesa Madre a ospitare i festeggiamenti la cui apertura è in programma sabato 14 gennaio. Prima, però, domani, venerdì 13, ci sarà alle 17,30 la recita del Rosario e alle 18 la celebrazione eucaristica a cui seguirà la benedizione del pane in onore di Sant’Antonio di Padova. Sabato, alle 16,45, il suono a festa delle campane delle chiese e lo sparo di colpi a cannone annuncerà alla cittadinanza l’avvio delle celebrazioni. Sono i caratteristici segnali che anticiperanno, iniziando dalle 17, la traslazione del seicentesco simulacro del santo sull’altare maggiore della chiesa Madre. I solenni festeggiamenti, organizzati dal comitato presieduto dal parroco, il sacerdote Francesco Mallemi, proseguiranno sino a domenica 22 gennaio, data in cui si terrà la festa esterna, con le due processioni, una mattutina e l’altra vespertina. Sabato 14, alle 17,30, ci sarà la recita del Rosario animato dai ragazzi dell’oratorio e alle 18 la celebrazione eucaristica. Alle 20,30, poi, la serata crepes in oratorio per ragazzi dalla prima media in poi. Durante queste speciali giornate, si registrerà l’azione di pulizia straordinaria nelle aree interessate dalle celebrazioni curata dall’impresa ecologica Busso Sebastiano che gestisce il servizio di igiene ambientale in città. Una curiosità. La tradizione di benedire gli animali non è legata direttamente a sant’Antonio: nasce nel Medioevo in terra tedesca, quando era consuetudine che ogni villaggio allevasse un maiale da destinare all’ospedale, dove prestavano il loro servizio i monaci di sant’Antonio. Da qui prese piede un’usanza che fu mutuata su tutto il territorio della cristianità.