Comiso (Rg) – Città di Comiso in festa, ieri, in occasione della solennità liturgica di Santa Lucia. Una folla di fedeli ha accompagnato il simulacro che, dopo le restrizioni degli ultimi anni a causa della pandemia, è tornato in processione, guidata dall’arciprete parroco, il sacerdote Innocenzo Mascali, con uscita dalla chiesa Madre. In realtà, a causa della chiusura del sagrato, il corteo ha preso il via da un’altra zona prospiciente la chiesa, via mons. Rimmaudo. La statua, dopo essere stata fatta uscire dalla porta laterale prospiciente la strada in questione, è stata sistemata sul fercolo. La devozione a Santa Lucia è molto sentita in città e la festa affonda le proprie radici nel XVIII secolo. Fu istituita per decreto dall’allora arcivescovo monsignor Francesco Testa il 14 ottobre 1750 che riconobbe alla chiesa Madre il diritto di processionare per l’occasione. Allo stesso periodo è da datarsi la bella statua di Santa Lucia, in cartapesta ma di interessante fattura, che è stata commissionata dai capitolari della chiesa Madre. Al rientro della processione è stata celebrata la messa solenne presieduta da mons. Roberto Asta, vicario generale della diocesi di Ragusa. La vigilia della festa liturgica è stata caratterizzata dal lancio delle nocciole, “abbiata de nuciddi”, di antica consuetudine. Lungo la processione si è snodata l’attività svolta dall’impresa ecologica Busso Sebastiano che ha garantito un’azione di pulizia straordinaria per assicurare il maggior decoro possibile all’itinerario in questione.