Roma – “Al governo del mio paese, e agli stessi operatori economici del settore, chiedo di appoggiare convintamente la transizione ad un allevamento senza gabbie per il quale si è già impegnata la commissione europea”. Lo ha detto l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, intervenendo al convegno “Senza gabbie è possibile”, organizzato a Roma dalla coalizione “End the cage age”, promotrice dell’omonima Iniziativa dei cittadini europei (ICE) per lo stop all’allevamento in gabbia che ha raccolto 1,4 milioni di firme.
Tra le ragioni che militano per la transizione, l’ex ministro ha ricordato la risposta positiva della commissione europea e l’impegno a presentare una proposta in materia entro l’anno prossimo e a completare il passaggio entro il 2027, l’orientamento dei consumatori sempre più sensibili al benessere animale e i profondi mutamenti ai quali va incontro il mercato alimentare e la “spinta” derivante dalla recente riforma della Costituzione (per la quale proprio l’on. Brambilla ha condotto una battaglia lunga tre legislature) che affida alla legge dello Stato il compito di disciplinare le forme e i modi della tutela degli animali.
“Nel piano nazionale della nuova Pac (Politica agricola comune) 2023-7 – ricorda la deputata – sono stanziati, come specifico contributo all’attuazione della strategia “Dal produttore al consumatore” (Farm to fork), 1,8 miliardi di euro per il miglioramento delle condizioni di benessere animale ed il contrasto del fenomeno dell’antimicrobico resistenza. Non bisogna avere esitazioni a spendere di più: “Tutto ciò che serve”, per una battaglia di modernità e di civiltà”.