Michela Grasso candidata a sindaco di Priolo

Priolo (Sr) – Cari concittadini e care concittadine, ho la necessità di spiegarvi le ragioni della mia  candidatura  a sindaco, pur consapevole dell’enorme responsabilità che tale decisione comporta, per la complessità del nostro paese. Sento, tuttavia, forte, l’esigenza di provare a cambiare il corso delle cose in questo nostro paese, il cui declino morale, valoriale, economico, politico e amministrativo, ha allontanato le persone perbene, i professionisti, gli uomini e le donne, dalla politica, ma cosa ancor più grave,   rischia di travolgere tutti ed in particolare il futuro dei nostri figli. Ecco dunque, il perché della mia scelta. Abbiamo assistito in questi ultimi 4 anni e mezzo di Amministrazione, alla negazione della politica, intesa come buona pratica amministrativa,   un mercimonio in cui hanno contribuito tutti quelli che in questi anni , hanno ricoperto ruoli istituzionali, salvo rarissime eccezioni. Per abito mentale, non amo   dare pagelle, se non nelle mie vesti di docente, e dunque, non lo farò neanche in queste gravissime circostanze,  ma lascio che siano i cittadini elettori, a dare un giudizio sul vostro operato, dentro la cabina elettorale. Diventa dunque, per me ,  ma credo  anche per tantissimi cittadini disgustati dalla rappresentazione disdicevole che è stata data alla politica e alla gestione della cosa pubblica, un preciso dovere morale ed etico, impegnarsi fattivamente e non solamente dietro un pc, alla rinascita etica, morale, culturale e politica del nostro paese. Da sempre vivo, respiro e amo, il nostro paese! In queste ultime settimane, girando per Priolo, la domanda che maggiormente mi viene fatta è, ma chi te lo fa fare? A costoro rispondo, lo dobbiamo ai nostri figli! Girando per il paese, sento per la verità, anche alcune critiche manifestate da soggetti interessati, per i quali la mia candidatura, sconta il peso della vicinanza di mio marito, che secondo questa fantasiosa e patetica rappresentazione,  mi comanda e mi dice quello che devo o non devo fare. Beh, lasciatemi dire con tutta franchezza, che chi dice questo, non solo non conosce la storia umana, personale e professionale della sottoscritta, fatta  di scelte, coraggiose, indipendenti ed autonome, ma cosa ancora più grave, offende tutte le donne e le conquiste che negli ultimi anni,  hanno fatto, sulla loro pelle. Infatti, ritengo tale accusa, la più sessista che possa essere fatta, pensare cioè, che noi donne, non possiamo ambire a nessun ruolo importante nella società, se non per gentile concessione dei nostri padri, mariti, fratelli. È un concetto delle donne, che mi fa orrore! Mi domando perché le stesse accuse, non sono state mai mosse ai consiglieri comunali del nostro paese, i cui padri, fratelli etc sono stati  assessori, consiglieri? Forse perché maschi? Questa ipotesi mi fa doppiamente orrore! Non mi sottraggo alle critiche, ai si dice, anzi, queste mi danno spunto per meglio calibrare e spiegare il mio modo di lavorare, a voi cari concittadini e concittadine, e quindi vi dico con estrema ed assoluta chiarezza, che avere al mio fianco, un marito che è stato per 10 anni sindaco di questo paese, con risultati per me assolutamente apprezzabili, che mi possa consigliare, è un enorme vantaggio, ma questo non vuol dire in alcun modo, che mi comanda e scegli in vece mia. Ho paura degli uomini e delle donne soli al comando, e noi a Priolo stiamo vedendo e  subendo i guasti di tale visione della politica. Dunque, mi circonderò di persone che con me dovranno condividere la stessa gerarchia di valori e priorità, persone preparate, che dovranno consigliarmi, ma l’ultima parola, spetterà unicamente a me. È ciò che faccio già nel mio lavoro. Ascolto umilmente tutti, perché tutti possono essere portatori di buoni consigli, ma la sintesi spetta unicamente a me. Spero di esser stata chiara, perchè non ho intenzione di sprecare il mio tempo a rincorrere le critiche mosse in buona fede, ma molto spesso in assoluta malafede, dai tanti sofisti di cui abbondano i social. E ancora, un’altra falsa narrazione che si vuole dare in pasto agli ignari cittadini è che la mia candidatura faccia il paio con quella dei fratelli Toppi, ai quali chiedo scusa sin d’ora, per averli chiamati in causa. Secondo tale impostazione, la scelta dell’allora sindaco uscente Dr Massimo Toppi, di candidare il fratello Luigi, sia uguale alla modalità di scelta della mia candidatura. Nulla di  più falso! Intanto tale rilievo andrebbe mosso, semmai fosse vero, a mio marito e non a me, ma giacché non voglio sottrarmi alla risposta, aggiungo che il paragone non regge, perché  la scelta sarebbe condannabile e inopportuna, se come nel caso dei Toppi, si trattasse di una continuità amministrativa  senza interruzioni temporali. Nel mio caso, se permettete, vorrei far umilmente notare che mio marito non ha avuto alcun ruolo politico negli ultimi 5 anni e dunque, non vi è nessuna continuità amministrativa. Se ne facciano una ragione i tanti che con tutti i mezzi e con tutte le farneticanti motivazioni, tentano di dare una lettura diversa della mia candidatura,  che è figlia solamente della mia ostinazione nel credere e combattere  per un paese migliore, dove competenza, professionalità e merito saranno la cifra dell’ impegno. Un paese a colori, dopo 5 anni di grigiore assoluto. Un paese, pulito, ordinato, amministrato. Un paese dove si possa tornare a passeggiare, incontrarsi, divertirsi, un paese dove vengano banditi l’improvvisazione, l’incompetenza, l’anarchia. Un paese dove il lavoro sia un diritto e non un favore, dove la politica, la buona politica sia centrale per la valorizzazione del nostro litorale , del nostro patrimonio naturalistico, paesaggistico, archeologico, monumentale, volano per le piccole e medie imprese, per il commercio, l’artigianato, il turismo. Un paese dove  la questione ambientale sia centrale . Per ambire a tutto ciò, bisogna  che il personale politico sia adeguatamente preparato e formato. Per tale motivo, chiederò  ai candidati nella mia lista civica, di partecipare ai corsi di formazione politica, che organizzeremo. È mia personale convinzione che la politica non cambierà mai, se non cambierà la società e la società, non cambierà,  se non cambieremo la politica.

Lavorerò dunque, affinchè la questione morale sia centrale e sia questione della qualità della politica, ma soprattutto, questione della qualità degli uomini e delle donne che si vogliono impegnare in politica. V’è la necessità dunque, di una forte azione di  discontinuità amministrativa. Occorre un ricambio generazionale del personale politico, vero, autentico e non declinato solo come principio o peggio, come esercizio retorico. Per questo mi impegno sin da subito, a coinvolgere i giovani, gli uomini e le donne in un progetto, inclusivo, partecipativo, corale, in una campagna di ascolto sul territorio che ci impegnerà nei prossimi mesi. Costituiremo nelle prossime settimane, un team di esperti, di alto prestigio, competenza e professionalità, attingendo anche da fuori provincia, che per ogni area tematica del nostro programma elettorale, individueranno alcuni punti qualificanti da inserire nel programma, con i relativi tempi di attuazioni. Tutto ciò, verrà fatto insieme ai tanti professionisti del nostro paese, con i nostri giovani, con i movimenti, le associazioni, e con tutti quelli che si sentono di dare una mano d’aiuto al nostro Paese. Non un libro dei sogni, né bacchette magiche, né falsi proclami. Il risultato, sarà il frutto dei nostri sacrifici e del nostro duro lavoro. Ai giovani, ai meno giovani, agli uomini e donne di questo paese, chiedo compostezza, rigore morale, tenacia ed ambizione. A tutti loro, non mi sento di promettere, nulla di facile e di scontato. Saremo tutti insieme gli artefici del successo, in una strada lastricata di duro lavoro, sacrificio, impegno, costanza, lealtà, serietà, ma soprattutto rispetto, tuttavia, se amate le scorciatoie, le strade facili e le facili illusioni, non votatemi e non seguitemi. Un progetto politico che abbia come precondizione la vocazione, ambientalista, animalista, ecologista, senza tuttavia negare la vocazione per una industria sostenibile ed attenta ad una rinnovata sensibilità ambientale, che non può più essere disattesa. Vi lascio dunque, con un arrivederci a presto, molto presto, per iniziare insieme questa esaltante avventura, che spero ci porti a cogliere l’obiettivo di cambiare il nostro paese, lasciandolo ai nostri figli, migliore di come lo stiamo ereditando. Auguro il meglio ad ognuno di voi ed in special modo, ai miei cortesi avversari politici, ai quali auguro sin d’adesso, di affrontare al meglio la competizione elettorale con sobrietà ed eleganza.

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