Gremiasco (AL) – Scheda tratta dal sito della Soprintendenza Archeologia Piemonte.
Con DM 44/2016 la Soprintendenza Archeologia Piemonte è stata soppressa e le competenze unificate alle tre nuove Soprintendenze Archeologia Belle Arti e Paesaggio del Piemonte. Il presente sito rimane attivo a documentazione dell’attività pregressa, ma non verrà ulteriormente incrementato.
Descrizione dell’area
«Il percorso archeologico-naturalistico è stato allestito nel 2005 dalla Provincia di Alessandria in collaborazione con le Soprintendenze per i Beni Archeologici del Piemonte e della Lombardia, data la sua collocazione geografica a cavallo del confine regionale tra Piemonte e Lombardia. Esso inserisce gli aspetti archeologici, che documentano la frequentazione del rilievo dalla preistoria all’età romana, all’interno di un più vasto contesto di pregio ambientale, opportunamente valorizzato dalla creazione di percorsi naturalistici, dedicati agli aspetti geologici (calanchi), paleontologici (fossili), faunistici (pernice rossa) e floristici (orchidee) più significativi del territorio».
Rinvenimenti
«La frequentazione antropica dell’altura si colloca in un ampio arco cronologico che va dal Neolitico medio (V millennio a.C.) fino all’epoca romana (II secolo d.C.), facendone uno dei siti di maggiore interesse nell’ambito dell’archeologia preistorica dell’Italia nord-occidentale.
Dopo le prime indagini condotte da F.G. Lo Porto (1952-1956) e le esplorazioni (1968-1973) di appassionati locali, recentemente le ricerche sono riprese a cura dell’Università di Milano, con il rilievo sistematico dell’altura e la realizzazione di diverse campagne di scavo. I materiali archeologici provenienti dal Guardamonte sono conservati nel Museo di Antichità di Torino e nel Museo Archeologico di Casteggio.
I più antichi indizi di frequentazione della sommità del Monte Vallassa risalgono al Neolitico medio (4800-4500 a.C.) ed all’età del Rame (2400-2200 a.C.), anche se solo a partire dalla media età del Bronzo (1600-1450 a.C.) sembra possibile ipotizzare la presenza di un insediamento stabile, di cui si sono rinvenute tracce delle capanne e di diverse attività artigianali, probabilmente a controllo dei pascoli e delle vie di crinale.
Nell’età del Ferro il rilievo, naturalmente difeso e con ampio controllo visivo sul territorio circostante, accoglie l’insediamento di gruppi di Liguri (VI-II secolo a.C.) mentre durante l’età romana (I-II secolo d.C.) è documentata solo una limitata frequentazione del pianoro, forse per attività cultuali o pratiche stagionali».
Bibliografia
Lo Porto F.G., Una stazione dell’età del Ferro nel Tortonese, in Rivista di Studi Liguri, XX, 3, 1954, pp. 163-204.
Lo Porto F.G., Gremiasco (Tortona). Il castelliere ligure del Guardamonte, in Notizie degli Scavi di Antichità, nuova serie, XI, pp. 212-227.
Alla conquista dell’Appennino. Le prime comunità delle valli Curone, Grue e Ossona, Catalogo della Mostra, a cura di M. Venturino Gambari, Torino, 2004.
Antichi Liguri sulle vie appenniniche tra Tirreno e Po. Nuovi contributi, Atti del Convegno, Milano 17 gennaio 2002, Quaderni di Acme, 61, Milano, 2003.
Telefono: +39 0131-304562; +39 0131-304708 (fax)
Email: antonella.armando@provincia.alessandria.it
Info:
Orari: aperto tutti i giorni dall’alba al tramonto
Costo biglietto: gratuito
Servizi al pubblico: Punto informativo nei pressi della Cascina Guardamonte. Possibilità di visite guidate, percorsi tematici e laboratori di educazione ambientale su prenotazione.
Ph. https://narrandoltrepo.it/
Giuseppe Longo