Violenza di genere e pari opportunità, l’Arma dei Carabinieri in prima linea

Palermo – Per contrastare il fenomeno della violenza di genere è necessario un percorso condiviso e partecipato che veda la piena collaborazione tra politica, istituzioni, associazionismo, mondo della scuola, volontariato e cultura: i lavori del convegno dedicato al tema, a cura del Nuovo Sindacato Carabinieri, hanno messo in luce la necessità di un approccio multidisciplinare che veda la sinergia di sensibilità e competenze diverse.

Massimiliano Zetti

Nella Sala “Orsa” del San Paolo Palace Hotel un ricchissimo parterre di ospiti : Carolina Varchi, parlamentare nazionale e vicesindaca, la sostituta procuratore Luisa Bettiol, le suore missionarie Anna Maria Giudice e Serena Cardella e i vertici nazionali e regionali del Nuovo Sindacato Carabinieri.

Ovvero, il segretario generale nazionale Massimiliano Zetti, Toni Megna e Igor Tullio, rispettivamente segretario generale e regionale NSC Sicilia.

L’iniziativa ha acceso i riflettori sul  ruolo e le potenzialità del sindacato nella lotta alle discriminazioni, l’impegno rivolto all’inclusione sociale, alle pari opportunità  e all’eguaglianza dei diritti e, soprattutto, sull’azione quotidiana dell’Arma dei Carabinieri, tradizionalmente vicina alle istanze della comunità, a tutela delle donne vittime di abusi attraverso l’attività della Rete Antiviolenza, uno degli argomenti del convegno.

Giuseppe Fragano Carmen Oro Igor Tullio

Come sottolineato di recente  dal generale Rosario Castello, comandante della Legione Carabinieri “Sicilia”, i numeri raccontano, purtroppo, un vero e proprio bollettino da guerra in termini di atti persecutori, stalking e maltrattamenti in famiglia.

Una situazione inaccettabile che vede i Carabinieri  in prima linea anche attraverso la competenza e la sensibilità delle donne dell’Arma.

In tal senso, una precisa testimonianza è stata offerta dal maresciallo Antonella Giuliano, componente del pool anti-violenza di Palermo e della segreteria provinciale e dal maresciallo Carmen Oro, esponente della segreteria regionale: i loro interventi hanno illustrato il valore aggiunto del sostegno alle vittime di violenza rappresentato dalla presenza femminile nell’Arma e il delicato tema dei crimini di matrice sessuale.

Specificità e qualità sottolineate dal segretario generale nazionale Massimiliano Zetti che, a proposito della violenza di genere, ha evidenziato la matrice culturale del fenomeno e l’urgenza di intervenire soprattutto nell’ambito delle sedi educative e delle istituzioni scolastiche e formative.

“A Palermo, in particolare – spiega Toni Megna – il personale dei Carabinieri che appartiene alla Rete Antiviolenza è appositamente formato e addestrato con alcuni corsi specifici che si tengono all’Istituto Superiore di Tecniche Investigative di Velletri, in provincia di Roma”.

“La Rete Antiviolenza è composta da un’unità scelta per ciascuna Stazione di Palermo – puntualizza il segretario generale di NSC Sicilia – e da uno o due militari per ogni Compagnia fuori dal territorio cittadino, selezionati nei vari gradi in virtù delle loro peculiarità umane e professionali”.

“Si tratta di operatori, circa trenta militari in tutto, in maggioranza donne –sottolinea il segretario regionale Igor Tullio – che svettano per le loro doti personali di empatia, sensibilità e capacità di sintonizzarsi con il disagio, il dolore, la paura e le emozioni contrastanti di chi sperimenta particolari condizioni di abuso e violenza”.

Tra i momenti più significativi dell’evento, una dimostrazione pratica di karate per le donne a cura dell’Associazione Sportiva Dilettantistica “Akashido” presente con una propria delegazione, composta dal presidente Maria Schiattarella, dal vice presidente Gianfranco Fontana e dal direttore tecnico, il Maestro Sascia Pezzino, insieme a un significativo gruppo di atlete e atleti che hanno messo in luce l’utilità dell’autodifesa quale strumento psicofisico di supporto per un’efficace acquisizione di sicurezza di sé e autoconsapevolezza.

Qualis eligere