Libro: Francesismi nel dialetto agrigentino è un lavoro nato per gioco e che nel corso degli anni è stato notevolmente arricchito, e, di conseguenza, modificato. Si tratta di una raccolta pressoché completa di tutti quei termini ancora oggi usati nell’agrigentino e alcuni scomparsi, che deriverebbero dalla lingua francese, latu sensu, considerate le influenze e i retaggi del francese antico, del franco-provenzale, del gallo italico, e di quanto all’autore Vincenzo Castellano è stato possibile leggere, ascoltare e quindi confrontare con un dialetto occitano. In questo senso, fonte rilevante per la stesura dell’opera è stato il professore Yves Lavalade e tutto ciò che ha scritto in merito nel suo dizionario Français-Occitan. Per quel che concerne quest’ultimo aspetto, Castellano ha inserito nell’opera una tabella dei termini confrontati col siciliano e col francese moderno, lasciando al lettore il campo aperto. Inoltre, è presente anche una tabella meno corposa di termini usati nel dialetto napoletano, a riprova della notevole influenza dei francesismi nelle due province. Non tutte le parole inserite nell’elenco generale trovano una loro spiegazione o descrizione: anche qui l’autore si è limitato, per una questione tipografica, a “ricordarne” alcune tra le più significative o le più curiose o strane a seconda dell’aspetto linguistico cui si riferivano o nel quale si collocavano. Due le tabelle, tra tutte, che senza dubbio stimoleranno la curiosità del lettore: i termini scomparsi e quelli culinari.
L’autore: Vincenzo Castellano ha insegnato lingua francese per un quarantennio nelle scuole secondarie di primo grado. Attualmente ricopre la carica di Tesoriere della sezione italiana dell’AMOPA (Association des Membres de l’Ordre des Palmes Académiques, presieduta dall’Ispettrice Ida Rampolla del Tindaro).