Bruxelles – È stato annunciato che Svante Pääbo ha vinto il premio Nobel per la fisiologia e la medicina del 2022 per le sue scoperte sui genomi degli ominini estinti e sull’evoluzione umana. Da oltre un decennio, mediante il Consiglio europeo della ricerca Svante Pääbo riceve finanziamenti consistenti dall’UE.
Considerato uno dei padri della paleogenetica, Svante Pääbo, che dirige il dipartimento di genetica presso l’Istituto Max Planck per l’antropologia dell’evoluzione di Lipsia (Germania), riceve la prima sovvenzione del Consiglio europeo della ricerca destinata a ricercatori esperti nel 2008, per studiare l’evoluzione genomica e fenotipica dei bonobo, degli scimpanzé e degli esseri umani.
Nel 2015 vince un’altra sovvenzione del Consiglio europeo della ricerca destinata a ricercatori esperti per studiare le sequenze genomiche degli ominini estinti. Il progetto integra nuovi approcci nei settori della biologia molecolare, dell’antropologia fisica e della bioinformatica, al fine di svolgere ricerche genetiche su popolazioni distribuite in un arco temporale e in un’area geografica eccezionali.
L’obiettivo generale è spiegare la storia dei Neanderthal e di altre popolazioni antiche, nonché far progredire la comprensione delle fasi iniziali dell’evoluzione umana mediante un approccio che integra osservazioni aneddotiche con una visione dell’ascendenza umana maggiormente basata sulle popolazioni.
Svante Pääbo ha inoltre partecipato a un progetto finanziato dal 6º programma quadro di ricerca dell’UE sull’evoluzione molecolare della cognizione umana.